Il Lago Maggiore sta vivendo un’esplosione di interesse turistico senza precedenti. Secondo un’analisi della Camera di Commercio di Varese, nel 2023 i pernottamenti sono aumentati del 22% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra record di 2 milioni e 480 mila presenze. Questo incremento ha attratto anche l’attenzione degli investitori immobiliari, trasformando il Verbano in una nuova meta di interesse a livello internazionale. Un chiaro segnale di questo fervore è l’apertura di una nuova filiale di Berkshire Hathaway Home Services Palazzo Estate a Stresa (VCO), la società fondata dall’imprenditore statunitense Warren Buffett.
Notizia recente, che aiuta a cogliere le potenzialità a livello di immobiliare di lusso del Verbano, è la messa in vendita di Villa Treves a Belgirate, vicino Stresa. Prezzo richiesto 5 milioni di euro. Si tratta di una villa ottocentesca a pochi metri dalla riva, in passato proprietà dell’editore milanese Emilio Treves e da tempo adibita a centro congressi di un hotel nelle vicinanze, Villa Carlotta, ora chiuso per fallimento. Come riportato da La Stampa, la villa risulta di proprietà di un soggetto giuridico italiano e nel 2012 i quattro piani – per una superficie di 1.900 metri quadrati, con parco annesso di 8.670 con piscina – sono stati oggetto di ristrutturazione.
Ma il patrimonio immobiliare della zona non si esaurisce qui. Soprattutto se si considerano beni che rischiano di essere dimenticati, ma che possono rivelarsi ideali per investimenti considerevoli. Ne è esempio Villa La Palazzola, una villa fronte lago immersa in un giardino di quasi due ettari. Costruita a metà ‘800, si trova oggi nel più totale stato d’abbandono. Donata all’amministrazione comunale nel 1985, avrebbe dovuto ospitare eventi culturali e mostre. Recentemente è stata sciolta la Fondazione La Palazzola, costituita 20 anni fa da una sinergia tra la Regione Piemonte e il Comune di Stresa. Ciò ha comportato la totale riappropriazione del bene da parte del Comune di Stresa: “La prima cosa che faremo – hanno dichiarato a La Stampa gli amministratori stresiani – sarà mettere in sicurezza il giardino per aprirlo al pubblico e poterlo utilizzare in occasione di eventi. Si riparte, insomma, da zero. In attesa del finanziamento giusto per disegnare un futuro migliore”.
Sorte non migliore è toccata ad altre due notevoli proprietà immobiliari del territorio, Villa Castelli e Villa Faraggiana. La prima, sempre a Stresa, sorge dove si trovava il complesso termale e versa ormai in stato di totale abbandono. Costruita nel 1925, possiede una posizione panoramica che si affaccia sulle Isole Borromee e venne scelta nel 1977 come location del film di Dino Risi La stanza del vescovo. La seconda villa si trova invece nella vicina città di Meina. Fatta costruire da Alessandro Faraggiana tra il 1852 e il 1855, doveva essere una residenza estiva – dotata di sette ettari di parco e dependance – per la sua famiglia, oltre a quella di Albissola Marina, in provincia di Savona, oggi un museo. Recentemente la società “Villa Faraggiana”, con sede a Latina, l’aveva acquistata per 6 milioni e mezzo di euro da un istituto religioso di Bergamo. La sua valutazione iniziale era di 20 milioni di euro, ma dopo lo scioglimento della società di Latina, è stata messa all’asta dal tribunale di Verbania a 3 milioni e 546 mila euro. L’asta è però andata deserta. Poco tempo fa è apparsa sul sito di un’agenzia immobiliare con una valutazione di 12 milioni e 500 mila euro.