Rialza la testa il real estate italiano. Nel secondo trimestre dell’anno il volume degli investimenti immobiliari si è attestato a 1,6 miliardi di euro, che sommati al risultato del primo trimestre portano il totale del primo semestre a circa 3,5 miliardi di euro, in rialzo del 65% rispetto allo stesso periodo del 2023. Responsabili di questo risultato, secondo l’analisi elaborata da Dils, sono stati gli importanti deal che sono stati chiusi nei settori retail e hospitality. Bene anche la performance del comparto uffici, a conferma della progressiva ripresa delle transazioni direzionali.
ASSET DIREZIONALI, 830 MLN € INVESTITI
In particolare, gli asset direzionali sono tornati a rappresentare, nel primo semestre 2024, la prima asset class del mercato italiano con circa 830 milioni di euro investiti, il doppio rispetto allo stesso periodo nel 2023, di cui 300 milioni nel corso del secondo trimestre. In particolare a Roma che ha attratto il maggior volume di investimenti nel settore direzionale, superando Milano. Le due principali città italiane rappresentano insieme quasi il 90% del mercato degli uffici.
LEGGERA CONTRAZIONE PER LA LOGISTICA
Bene anche l’hospitality che ha chiuso i primi sei mesi con circa 790 milioni di euro di investimenti segnando una decisa crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 (+190%). Bene anche il retail con 480 milioni di euro investiti nel semestre, più del triplo rispetto al primo semestre 2023. Mentre la logistica ha attirato investimenti pari a circa 200 milioni di euro tra aprile e giugno portando il totale nel primo semestre a quasi 500 milioni di euro, in leggera contrazione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-8%). Dopo aver mostrato una notevole resilienza nel corso del 2023, il settore living sta attraversando adesso una fase di attività meno intensa con un totale di circa 180 milioni di euro di investimenti nel semestre, di cui circa 40 milioni di euro nel secondo trimestre.
UNA NUOVA PIPELINE DI DEAL
Secondo l’analisi di Dils, il mercato immobiliare degli investimenti sta proseguendo nella stabilizzazione dei volumi, mostrando segni di maggiore dinamismo. Esaurita la coda delle operazioni avviate prima del rialzo dei tassi di interesse, si sta assistendo adesso alla formazione di una nuova pipeline di deal, in cui il fenomeno di repricing rappresenta la condizione ideale per intensificare l’attività di scambio. Inoltre, l’avvio di una fase meno restrittiva da parte delle autorità di politica monetaria, iniziata con il primo taglio dei tassi nel mese di giugno, potrà alimentare la crescita degli investimenti.
“L’andamento positivo dei settori di uffici e hospitality, insieme ad alcuni deal di grande dimensione nel settore retail – chiusi o prossimi alla chiusura – testimonia la fiducia dei mercati nelle asset class più consolidate, che vengono interpretate sempre più secondo chiavi di lettura innovative, puntando su formati ibridi e sulla qualità degli spazi”, sottolineano gli esperti dell’ufficio studi di Dils.