Il mercato del retail nelle città iconiche come Milano, Roma e Venezia continua a essere vivace, ma anche le città più piccole stanno guadagnando importanza grazie alla loro capacità di attrarre turisti e studenti. L’Italia resta al centro della ricerca per chi vuole entrare in Europa, in particolare Milano per i new comers, ed è un trend che non cambierà, soprattutto spinto dell’ingresso di nuove insegne di hotel. Ne abbiamo parlato con Francesca Cattagni, Head of High Street Leasing di Savills.
Il mercato del retail è molto vivace nelle città iconiche, ma anche nelle destinazioni più piccole. Quali sono in questo momento le più interessanti e quali le prospettive di crescita?
“Partiamo dal dire che quando parliamo di città iconiche ci riferiamo ovviamente alle principali destinazioni come Milano, Roma, Venezia. Poi ci sono quelle più piccole come Firenze, Bologna, Verona e anche Padova. Queste città, pur avendo una densità minore in termini di popolazione e offerta retail rispetto a Milano, Roma e Venezia, offrono comunque una richiesta interessante grazie a studentati, università e turismo. Il fil rouge tra tutte queste città è la capacità di spesa e di acquisto, supportata dalla presenza di turisti. Questo è innegabile e sempre più evidente oggi. Quando parliamo di città più piccole come Padova, Parma, e Piacenza, parliamo di città ricche, con un’allure verso un retail di alto livello, non solo mass market ma anche operatori capaci di attrarre spese interessanti. Verona, ad esempio, ha una strada principale che si percorre in tre minuti e offre tutto. Questo accade in tutte le città che offrono un mix di shopping, cultura e innovazione, specialmente per i giovani.”
Quali trend dovrebbero monitorare gli operatori del lusso?
“Il trend da monitorare è quello legato alle destinazioni turistiche. Siamo impegnati su diversi interventi e a breve inizieremo un progetto molto iconico a Madonna di Campiglio. Questo comune, seppur piccolo, è caratterizzato da un turismo importante, soprattutto straniero, che richiede un’offerta retail di alto livello. Questo vale sia per i resort sciistici sia per quelli marittimi.”
Madonna di Campiglio crescerà ancora dunque?
“Lo è come ski resort ma non ancora per il retail. Attualmente, le destinazioni per eccellenza per i retailer sono Courmayeur e Cortina. Madonna di Campiglio ha un potenziale grandissimo e lo diventerà. Il trend non riguarda solo la combinazione tra resort di massimo livello e retail, ma anche un’esperienza unica. I brand devono creare format specifici per il mare e per la montagna. I brand, di lusso e non, stanno intervenendo con una logica di continua reinvenzione, offrendo esperienze che attraggono costantemente i clienti.”
Possiamo fare degli esempi?
“Guardiamo le vetrine in Monte Napoleone, che sono opere d’arte che cambiano settimanalmente. Oppure Hamleys of London in Corso Vittorio Emanuele, che offre un’esperienza più che un semplice negozio di giocattoli. Intrattenimento, balletti, giostre: l’esperienza è per tutta la famiglia e non c’è l’obbligo di comprare. L’Italia è sempre più attrattiva per i brand, con richieste quotidiane da nuovi operatori iconici che cercano la location perfetta per il loro flagship store. Milano resta al centro della ricerca per chi vuole entrare in Europa, un trend che non cambierà.”
Non solo centro città?
“Un esempio è la Manifattura Tabacchi a Firenze, un progetto di rigenerazione urbana che combina retail, manifatture, hotellerie e studentato a 10 minuti dal centro storico. Grandi marche, anche della moda, hanno scelto di esserci perché si sta pensando a nuovi poli del retail di lusso.”
A Milano ci sono stati cambiamenti significativi di insegne nel corso dell’anno. Cosa possiamo aspettarci vista l’altissima richiesta?
“Non abbiamo più spazio nel centro storico; le aree consolidate sono piene. Anche dove vediamo vetrine chiuse, sono in fase di riqualificazione o passaggio da un brand all’altro. I brand si reinventano e si spostano in altre aree, espandendo il centro storico. Un fenomeno visto con Saint Laurent e che vedremo con Restoration Hardware. Si lavorerà su asset iconici creando nuove aree di shopping.”
Possiamo immaginare una espansione al di fuori del centro storico?
“Sarebbe bello, ma queste rigenerazioni retail dovrebbero andare di pari passo con le riqualificazioni residenziali. Questo avverrà in futuro, ma non ancora oggi. Si parte dal centro per poi lavorare a raggiera. L’Hotellerie guiderà lo sviluppo del retail.”