Un nuovo tassello si aggiunge al progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova a Milano, lo sviluppo realizzato da Coima Sgr. Il settore a nord adiacente a via Melchiorre Gioia ha visto il completamento di Pirelli 35, ex sede di Telecom Italia interamente riqualificata, e delle strutture della Torre Est dei Portali, terminate in elevazione nel rispetto del cronoprogramma. Entrambi gli edifici sono già stati locati.
“Oltre il 60% dei 33.000 mq di superficie commerciale è già stato locato a società leader nei settori dei servizi finanziari ed editoriale, fashion, IT, tra cui Hitachi Zosen Inova, con previsione di raggiungere la piena occupazione dell’immobile entro fine anno”, spiegano da Coima. “Gli spazi della Torre Est dei Portali sono invece stati locati già dal 2022 a Kpmg che, a lavori ultimati, ne farà la propria sede principale a Milano potendovi ospitare fino a 3.500 professionisti”.
Pirelli 35 e i Portali si inseriscono nel progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova Gioia, soggetto a un masterplan unitario che include gli sviluppi di Pirelli 32, Pirelli 39, Gioia 22 e delle relative aree limitrofe, per le quali il Comune di Milano e Coima Sgr hanno sottoscritto una convenzione per la riqualificazione delle aree pubbliche e pedonali. Fra questi, si è da poco concluso lo sviluppo di torre Gioia 22, il più grande edificio nazionale nZEB progettato dallo studio americano PCPA e sede per Intesa Sanpaolo della nuova Isybank e delle tre divisioni Private (Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking), Asset Management (Eurizon), Insurance (Intesa Sanpaolo Vita).
RAGGIUNTA UNA OCCUPANCY DEL 100%
Con i contratti di locazione firmati nell’ultimo anno, il quartiere di Porta Nuova ha raggiunto così un’occupancy del 100% degli spazi disponibili confermando i livelli del prime rent milanese per quanto riguarda il mercato degli uffici: una crescita superiore del 20% rispetto a quella registrata dal prime rent nell’ultimo decennio e del 32% rispetto al 2019 (pre-Covid).
“Porta Nuova registra annualmente oltre 50.000 mq di transazioni di locazione che rappresentano circa il 20% delle transazioni a Milano”, continuano da Coima. “La domanda attesa in Porta Nuova nel periodo 2024–2027 supera i 220.000 mq complessivi, a fronte di nuovi sviluppi disponibili nello stesso periodo di riferimento pari a circa 100.000 mq, generando un gap di offerta di oltre 120.000 metri quadri. Questo gap di offerta avrà il duplice effetto di mettere ulteriore pressione sui canoni di locazione che proseguiranno il trend di crescita, soprattutto in relazione alla scarsità di nuovi comparti per nuovi progetti di sviluppo”.
SPAZI AFFITTATI IN MENO DI 7 MESI
Con un tempo medio di affitto inferiore ai 7 mesi, più basso rispetto alla media del comparto (12 mesi), il quartiere si è confermato tra le destinazioni più attrattive per le principali società nazionali e internazionali attive nel Paese. Porta Nuova ha raggiunto la piena occupazione rispetto a un tasso di sfitto a Milano pari a ca. il 9% e di ca. il 3% per immobili di qualità Grado A.
“Porta Nuova – afferma Manfredi Catella, Founder e CEO di Coima – è un quartiere che contribuendo a collegare Brera, Isola e lo storico centro direzionale della città di Milano è diventato uno dei maggiori hub di mobilità intermodale del Paese. La qualità degli edifici realizzati nel tempo, con un’attenzione particolare alle prestazioni energetiche allineate ai target del trattato di Parigi, unitamente alle attività di servizio e culturali sviluppate con il progetto civico della Biblioteca degli Alberi, ha contribuito a rendere Porta Nuova la destinazione principale per le aziende italiane e internazionali. I contratti di locazione finalizzati post Covid, per oltre 70.000 mq, hanno sostanzialmente completato gli spazi a uso ufficio attualmente disponibili in Porta Nuova, registrando una crescita dei canoni fino ad oltre il 30% rispetto ai livelli Pre Covid.”
Porta Nuova si riconferma uno dei quartieri misti più sostenibili a livello internazionale: certificato LEED® e WELL® for Community, con un sistema energetico interamente geotermico, attualmente il 75% di tutta l’energia proviene da fonti rinnovabili o è prodotta e autoconsumata. Grazie al coinvolgimento dei conduttori, Porta Nuova raggiungerà la neutralità carbonica entro i prossimi tre anni.