Compravendite immobiliari in calo del 7% nel corso del 2023. A certificarlo, il Rapporto Dati Statistici Notarili elaborati sulla base dell’attività di tutti gli studi notarili sul territorio nazionale.
“Il 2023 registra numeri in flessione rispetto al 2022, peraltro inferiori anche rispetto a ciascuno dei quattro anni (2016 – 2019) precedenti gli eventi pandemici. Nel 2023 sono infatti state rilevate 1.030.507 compravendite immobiliari rispetto alle 1.108.081 del 2022 (-7%)”, si legge nel documento dei notai.
In particolare, le compravendite di immobili abitativi sono passate dalle 589.486 del 2022 alle 547.838 del 2023 (accentuandosi ulteriormente il calo registrato dal 2021, quando si erano concluse 628.137 transazioni) segnando quindi una diminuzione complessiva del 7%.
CALANO LE COMPRAVENDITE DI PRIME CASE, SALGONO LE SECONDE
Nell’analisi relativa alla tipologia di immobile venduta, è emerso in modo evidente che il calo delle compravendite di prima casa nel 2023 rispetto al 2022 è stato del 10% per acquisti da privati e del 22,5% per acquisti da impresa, mentre si è riscontrata una sofferenza minore nel comparto delle seconde case: il calo tra il 2023 e 2022 è stato del 2,4% nell’acquisto tra privati e del 2,7% nell’acquisto da impresa. Raffrontando i dati relativi ai due semestri del 2023, si è registrato in Italia un leggero aumento delle vendite nel corso del secondo semestre, pari al +3,29%, con una punta del + 10% nelle Marche, +9,69% nel Trentino Alto Adige, +9,58% in Basilicata e +9,3% in Sardegna.
Restano al Nord i maggiori volumi di scambio: la regione nella quale sono stati scambiati più immobili rimane la Lombardia, con il 19,52 % del totale rispetto all’intero territorio nazionale. Seguono il Piemonte con il 9,29% e il Veneto con il 9,11%. La fascia d’età in cui è stato effettuato maggiormente l’acquisto di fabbricati si conferma quella tra 18-35 anni, con una percentuale nel 2023 pari al 26,67% delle transazioni (in calo rispetto al 2022, anno in cui aveva registrato il 28,57% delle contrattazioni).
Il 50,8% degli immobili abitativi è stato acquistato con l’agevolazione prima casa (anche questa percentuale è in calo rispetto sia al 2022, anno in cui il 53,12% degli immobili era stato acquistato con l’agevolazione prima casa, sia al 2021, anno in cui la percentuale si assestava sul 56,05%). Anche nel 2023 è confermato che le compravendite di immobili abitativi effettuate da privati sono maggiori rispetto alle vendite effettuate dalle imprese.
VALORE MEDIO DELLE TRANSAZIONI PARI A 154.416 EURO
E cosa dire dei prezzi? Secondo l’analisi dei notai, nel 2023 il valore medio di scambio delle case si è attestato a 154.416 in riduzione rispetto ai 158.074 del 2022 e ai 155.118 del 2021. Nel secondo semestre del 2023, il valore medio degli immobili abitativi acquistati da privati con agevolazione prima casa è sceso a 113.000 euro rispetto ai 115.000 dei precedenti anni 2021 e 2022. Al contrario, gli immobili acquistati da imprese hanno mostrato un incremento significativo nel valore, salendo a 265.000 euro, rispetto ai 235.000 del 2022. La maggior parte degli immobili acquistati da privati con l’agevolazione prima casa ha un valore inferiore a 99.000 euro (43,77%), mentre solo lo 0,34% ha superato il milione di euro. Per gli acquisti da imprese, il 27,82% si è collocato nella fascia tra 200.000 e 299.999 euro.
“Il mercato delle seconde case mostra che la maggior parte dei valori rimane sotto 99.000euro”, si legge nel rapporto del Notariato. “L’interesse per immobili di lusso rimane elevato, con 7.772 transazioni oltre il milione di euro nel 2023, nonostante una leggera diminuzione rispetto al 2022 (erano 7.960 nel 2022). Di questi 4.815 sono immobili abitativi, di cui 3.691 acquistati come seconda casa. Si tratta prevalentemente di immobili acquistati da imprese che ne hanno curato direttamente la costruzione o la ristrutturazione (2.526), numeri in leggero calo rispetto all’anno precedente”.