Non accenna a diminuire il momento d’oro dell’immobiliare di Milano. nei primi tre mesi del 2024, il prezzo delle abitazioni in città è rimasto stabile a 4.988 euro a metro quadrato, il livello più alto registrato dal negli ultimi dodici anni. Restringendo l’analisi al solo mercato delle abitazioni usate, i valori sono invece cresciuti dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023.
E’ quanto emerso dall’analisi realizzata da Idealista secondo cui, scendendo più nel dettaglio delle singole zone, si osserva un trend positivo in 11 dei 18 quartieri monitorati, con incrementi guidati da Forlanini (3,5%), San Siro-Trenno-Figino (3,1%) e Certosa (2%). Gli altri distretti in crescita hanno registrato aumenti inferiori al 2%, compresi tra l’1,6% di Comasina-Bicocca e Cermenate-Missaglia e l’1% di Lorenteggio-Bande Nere e di Fiera-De Angeli. Città Studi-Lambrate, seguendo il trend generale della città, è l’unica zona di Milano a non registrare variazioni di prezzo rispetto al trimestre precedente.
Per quanto riguarda i quartieri in calo, la contrazione maggiore spetta a Navigli-Bocconi (-0,8%), seguito da Porta Vittoria (-0,7%) e Baggio (-0,6%). Anche Garibaldi-Porta Vittoria, Famagosta-Barona e Greco-Turro sono risultati in flessione, tutti con una diminuzione dello 0,5%.
Il centro storico rimane il distretto con i prezzi delle case più elevati a Milano (10.248 euro/mq), seguito da Garibaldi-Porta Venezia (7.062 euro/mq), Fiera-De Angeli (6.850 euro/mq) e Navigli-Bocconi (6.794 euro/mq). Invece, i quartieri più convenienti per chi cerca di acquistare casa a Milano sono Vialba-Gallaratese (2.824 euro/mq) e Baggio (2.937 euro/mq), le uniche zone della città con prezzi al di sotto dei tremila euro al metro quadro.
“Durante il trimestre invernale, i valori immobiliari nella provincia di Milano hanno registrato un aumento dell’1,1%, portandosi a una media di 3.430 euro al metro quadro, posizionandosi come la seconda provincia italiana più costosa dopo Bolzano”, si legge nel report di Idealista. “Tra i 104 comuni di Milano monitorati, ben 59 hanno mostrato un incremento dei prezzi. In testa alla lista degli aumenti ci sono Trezzano San Giuliano Milanese (10,8%), Bareggio (9,5%), Arconate (8,9%), seguiti da Carpiano (8,3%), Truccazzano e Masate (entrambi con un aumento dell’8,2%). Al contrario, i maggiori cali del trimestre si sono registrati nei comuni di Cusago (-7,4%), Pessano con Bornago (-6,6%) e Albairate (-5%). Nel frattempo, Legnano e Solaro hanno mantenuto stabili i loro prezzi rispetto ai tre mesi precedenti”.
Assago si è confermato, anche in questo trimestre, come il comune più costoso della provincia milanese, con un prezzo medio di 3.678 euro al metro quadro. Seguono con valori superiori ai tremila euro al metro quadro Segrate (3.467 euro/m2), Cernusco sul Naviglio (3.116 euro/m2), Basiglio (3.059 euro/m2) e Buccinasco (3.035 euro/m2). Dall’altra parte, Buscate, con un prezzo medio di soli 1.074 euro al metro quadro, rappresenta il centro con le abitazioni più accessibili nell’hinterland milanese.
“Nonostante ci sia stato un calo nei volumi delle compravendite nel settore residenziale, con un tasso di variazione annuo registrato del -9,7%, i prezzi delle case sono aumentati”, spiega Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista. “Questo aumento può essere spiegato dalla diminuzione continua del numero di case disponibili sul mercato. Questo squilibrio tra domanda e offerta ha compensato fattori come i tassi di interesse più alti. Ciò aiuta a comprendere perché i valori immobiliari in Italia rimangono rigidi, non aumentando in linea con l’inflazione, ma allo stesso tempo non diminuendo come ci si aspetterebbe in un mercato in cui i mutui sono meno accessibili”.