Più di 104 milioni di fatturato e transazioni immobiliari per oltre 3 miliardi di euro. Sono questi i numeri con cui ReMax Italia ha archiviato il 2023 mirando ad alzare l’asticella del 2024 fino a un fatturato di 115 milioni di euro e all’espansione della rete con 4.800 affiliati su tutto il territorio nazionale.
“Il principale fattore che ha determinato l’andamento del mercato immobiliare dello scorso anno è stato l’aumento dei tassi di interesse”, afferma Dario Castiglia, Ceo & Founder di RE/MAX Italia. “Lo scenario che si prospetta per i prossimi mesi, con una possibile riduzione dei tassi, sta già generando un sentiment positivo nei consumatori e nelle aziende”.
Secondo Castiglia, nell’attuale contesto, che continua a risentire delle dinamiche geopolitiche in atto, la domanda sarà sostenuta da trend emergenti. “Prevediamo una nuova dinamicità legata alla sostituzione della prima casa o all’acquisto della seconda casa”, continua Castiglia. “Un’affermazione che trova fondamento nell’analisi della curva sociodemografica dell’Italia, in cui risulta evidente come la popolazione stia invecchiando”.
Secondo le analisi del Centro Studi di ReMax Ialia questo comporterà che alcuni nuclei familiari, composti da genitori e figli, si scioglieranno, come determinando ricadute anche sul mercato immobiliare. “La ‘casa di famiglia’ senza più i figli diventa grande e onerosa da mantenere”, aggiunge Castiglia.
A fronte di queste dinamiche, il Gruppo ReMax prevede che il cambio casa andrà a incidere sempre più in termini percentuali sul numero totale delle compravendite, privilegiando il passaggio da immobili più grandi a tagli più contenuti. Altro trend, secondo ReMax, sarà la crescita della domanda di immobili con superfici ridotte come effetto degli ultimi aumenti dei tassi.
A oggi, infatti, a parità di rata ci si potrà permettere un mutuo di valore inferiore e ciò comporterà inevitabilmente un minor potere d’acquisto.
“Entrambi questi fenomeni contribuiranno ad un ritorno dell’interesse per le case di piccole metrature, come mono e bilocali, che hanno perso appeal durante la pandemia a favore di spazi più grandi, e che adesso sono sempre più ricercati, soprattutto da giovani che vogliono lasciare il nucleo familiare per andare a vivere da soli”, conclude Castiglia.