Il mattone continua ad attirare il favore degli investitori. Nei primi sei mesi dello scorso anno, infatti, poco meno di un quinto del totale delle compravendite siglate in Italia (19,6%) è stato concluso con l’intenzione di affittare la casa andando a ottenere un rendimento assolutamente soddisfacente. Un dato in rialzo rispetto al 16,8% dello stesso periodo del 2022.
Lo conferma l’analisi realizzata dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa secondo cui, nelle grandi città italiane, i rendimenti annui da locazione per un bilocale di 65 mq si attestano intorno al 5,2%, con alcune città particolarmente remunerative: Genova con il 6,6%, Palermo con il 6,4% e Verona con il 6,3%.
“L’inflazione in crescita sta spingendo i risparmi sul mattone che viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale”, spiegano gli esperti di Tecnocasa. “Influisce anche il ritorno dei flussi turistici che ha portato nuovamente alla ribalta gli acquisti di immobili da destinare a ricettività sia nelle città più attrattive sia nelle località turistiche. Gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, di servizi (il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown) e sottoposte ad interventi di riqualificazione”.
Secondo l’analisi di Tecnocasa, inoltre, chi investe nel mattone mira anche alla rivalutazione dell’immobile. “Dal 1998 al 2023, limitando l’esame alle grandi città italiane risulta una rivalutazione dei prezzi del 46%”, si legge nel report. “Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano con 132,1%, seguita da Napoli con 72,1% e Firenze con il 71,2%”.