Continua il momento d’oro del real estate alberghiero. A confermarlo, la maxi operazione straordinaria conclusa tra Covivio e Generali che ha portato al rafforzamento del peso della società guidata da Christophe Kullmann nella sua controllata Covivio Hotels quotata all’Euronext di Parigi. La società è detenuta al 43,9% da Covivio e al 53,5% da investitori istituzionali di lungo termine come Crédit Agricole Assurances, BNP Paribas Cardif, Generali, Assurances du Crédit Mutuel, Sogecap e CDC.
“In qualità di pioniere e leader nel settore immobiliare alberghiero, oggi Covivio rafforza significativamente la sua posizione in questo mercato dinamico e in crescita. Questa operazione ci permette di continuare a bilanciare il nostro portafoglio tra uffici, residenziale e hotel e di rafforzare il patrimonio netto del Gruppo”, dichiara Christophe Kullmann, Amministratore Delegato di Covivio
Nello specifico, Covivio ha rilevato da Generali l’8,3% delle azioni di Covivio Hotels detenute dal Leone di Trieste attraverso un passaggio di quote di Covivio. Questa operazione equivale all’acquisizione di asset per 500 milioni di euro e un aumento di capitale di circa 300 milioni di euro.
A seguito del closing del conferimento, previsto per la fine di aprile, Covivio deterrà il 52,2% delle azioni e dei diritti di voto di Covivio Hotels e presenterà un’offerta pubblica di scambio semplificata obbligatoria per il resto delle azioni di Covivio Hotels, sulla base di un rapporto di cambio di 31 azioni Covivio per 100 azioni Covivio Hotels. L’Offerta, soggetta all’approvazione dell’AMF, dovrà essere approvata dall’Assemblea generale di Covivio il 17 aprile 2024.
“Trainato dalla tendenza a lungo termine dello sviluppo del turismo, il settore dell’hospitality offre solide prospettive di crescita”, spiegano gli esperti della società. “Registrando un amento medio dei prezzi del 10% nel 2023 rispetto al 2022, il settore ha dimostrato ancora una volta il suo pricing power. Dal 2009, il RevPAR è aumentato in media del +3,4% all’anno, mentre l’inflazione è aumentata del +2,2% all’anno”.
In questo contesto, le prospettive di crescita della domanda appaiono promettenti grazie allo sviluppo del turismo, sia per i clienti nazionali (crescita media dei pernottamenti prevista del +3,3% annuo entro il 2030) che per quelli internazionali (crescita annua prevista del +6%).
“Con l’acquisizione della partecipazione di Generali in Covivio Hotels Covivio rafforza la sua esposizione a un portafoglio di 313 hotel di prima categoria, l’89% dei quali si trova nelle principali città turistiche europee come Parigi, Berlino, Roma, Londra, Barcellona e Madrid”, si legge nel documento di disclosure dell’operazione con Generali. “La quota di hotel nel portafoglio di Covivio salirà al 20% rispetto al 17% alla fine del 2023 (fino al 32% in caso di possesso del 100% delle azioni a seguito dell’Offerta), accelerando così il bilanciamento del portafoglio tra uffici, residenziale e hotel”.
In termini finanziari, l’operazione avrà un impatto positivo sull’utile netto ricorrente per azione di circa +1% (+5% in caso di possesso del 100% delle azioni al termine dell’Offerta). Mentre gli indicatori di indebitamento di Covivio miglioreranno, con il rapporto LTV di Covivio Hotels al 34% e il rapporto debito netto/Ebitda a 8,5x.