Luci e ombre sul mondo delle costruzioni nel 2024. Se è vero che Pnrr e Superbonus hanno permesso al comparto di recuperare l’80% della produzione persa negli anni della crisi, è anche vero che inflazione alta, costo del denaro e crisi geopolitica stanno determinando un calo della fiducia delle persone che si tradurrà in una diminuzione consistente del mercato residenziale italiano per l’anno appena cominciato.
“Per le costruzioni nel 2024 si prevede un -7,4% rispetto all’anno precedente. La fine del superbonus, della cessione del credito, il ridimensionamento e l’assenza di una politica di incentivi per l’efficientamento energetico e sismico degli edifici porteranno a un crollo del 27% del mercato della riqualificazione abitativa”, hanno avvertito gli esperti dell’Ance (Associazione dei costruttori edili) all’interno dell’Osservatorio congiunturale 2024 appena presentato a Roma.
Secondo gli esperti tuttavia, la buona notizia è che il comparto delle costruzioni dovrebbe beneficiare quest’anno di una crescita del 20% per le opere pubbliche pari a circa 10 miliardi di euro aggiuntivi rispetto al 2023. Nonostante questo, il traino del Pnrr non sarà sufficiente a compensare il calo atteso per l’edilizia abitativa in contrazione del 21,3% nel 2024 rispetto al 2023.
Guardando indietro all’andamento dell’anno appena concluso, inoltre, gli esperti dell’Ance hanno rilevato come i bonus edilizi abbiano generato nel 2023 lavori per oltre 80 miliardi, 9 in più rispetto al 2022. Di questi, quasi la metà (44 miliardi) sono stati generati dai lavori di riqualificazione del patrimonio edilizio legato al superbonus. Non solo. Le opere pubbliche hanno registrato una crescita di valore del 18%, in gran parte grazie ai contributi garantiti da Pnrr e fondi Ue con la spesa per investimenti pubblici passata dai 13,2 miliardi del 2022 ai 18,6 miliardi nel 2023 (+41%). Tutto questo si è tradotto in una crescita dell’occupazione nel settore delle costruzioni: le ore lavorate sono salite dello 0,9% mentre il numero di lavoratori iscritti alle casse previdenziali è cresciuto del 2,9%, nei primi 9 mesi del 2023 rispetto al 2022.