Stop al Superbonus 110%: il Governo, che ha recentemente approvato la Legge di Bilancio 2024, una manovra da 24 miliardi di euro circa, non ha, come in precedenza annunciato, prorogato la misura. Dal 1 gennaio 2024, nulla da fare per quanti non abbiano già terminato tutte le procedure di approvazione. La proroga per gli edifici unifamiliari sarà valida solo fino al 31 dicembre 2023. Già tagliato al 90% dallo scorso gennaio, dal 2024 vedrà una ulteriore rimodulazione, scatterà un ulteriore decalage.
A partire dall’1 gennaio 2024 le spese sostenute per interventi di superbonus diminuiranno al 70% per tutto il 2024 e al 65% per il 2025. E’ stato comunque aumentato di 15 miliardi di euro il fondo per il Superbonus contenuto nel dl Anticipi pubblicato in Gazzetta Ufficiale per “consentire il perfezionamento delle regolazioni contabili del bilancio dello Stato delle agevolazioni per i bonus edilizi”. Per finanziarlo, tra l’altro, è stato ridotto di 350 milioni il fondo per la disabilità. Abolito il Bonus Case Green, introdotto con la manovra dello scorso anno che prevedeva la detrazione Iva al 50% qualora venissero acquistate abitazioni in classe A o B dalle imprese costruttrici.
Nuove risorse, inoltre, per i mutui prima casa, finanziati con 380 milioni di euro. In particolare vengono prorogati i mutui agevolati per le giovani coppie, famiglie monogenitoriali, giovani under 36. Se il bonus ristrutturazioni resta inalterato per tutto il 2024, qualche novità viene introdotta ad esempio per il Bonus Mobili, che passa da 8.000 e 5.000 euro agevolabili al 50%. Prorogato a tutto il 2024 il Sismabonus per agevolare le opere di messa in sicurezza antisismica. Su una spesa massima di 96mila euro è possibile una detrazione del 50% per unità immobiliare. Qualora si ottenga una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi, la detrazione sale al 70% o all’80%.