Ci vogliono 7,1 annualità di stipendio per acquistare casa nelle grandi città italiane nel primo semestre del 2023, in aumento rispetto alle 6,9 occorrenti un anno fa. E’ quanto emerso dall’analisi dell’ufficio studi di Tecnocasa secondo cui fa eccezione la città di Milano dove servono 13,4 annualità. Il capoluogo lombardo, infatti, con un prezzo medio di 4.219 euro al mq si conferma la città più costosa d’Italia. Seguono Roma con 9,5 e Firenze con 9,2 annualità. Le città meno costose e con prezzi più contenuti sono quelle in cui ne occorrono di meno, Palermo e Genova rispettivamente con 3,6 e 3,5 annualità grazie a un prezzo medio rispettivamente di 1.146 e 1.114 euro al mq.
Guardando al passato, i picchi più elevati si sono registrati nel 2007 quando i prezzi hanno raggiunto l’apice e per acquistare casa occorrevano poco più di 10 annualità. La città più costosa all’epoca era Roma dove occorrevano 14,8 annualità, seguita da Milano con 14. La Capitale si è mantenuta in vetta nella classifica fino al 2019, anno in cui Milano ha superato Roma attestandosi come la città più costosa di Italia con 11 anni di stipendio per comprare casa.
“Il capoluogo meneghino ha iniziato a raccogliere i frutti delle riqualificazioni in atto sul suo territorio con aumenti di prezzi che dal centro iniziano a estendersi anche alle periferie riqualificate”, spiegano gli esperti di Tecnocasa per cui, se si guarda al passato, il numero minimo di annualità è stato toccato da Genova nel 2020 con 3,3 annualità, a motivo della forte perdita di valore che la città ha sperimentato a partire dal 2007.