A 100 anni esatti di distanza dall’inaugurazione del primo Ateneo (il 16 ottobre 1923), è stata posata la prima pietra del nuovo Campus per le facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano, collocato all’interno di Mind: una lastra di marmo di Candoglia, medesimo elemento costitutivo del Duomo di Milano, concesso dalla Veneranda Fabbrica. Qui si svilupperà un Campus scientifico, parte di un complessivo progetto di sviluppo multipolare dell’ateneo, che comprende anche l’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione di Città Studi, dove è stato appena avviato il cantiere per il nuovo Campus a vocazione prevalentemente umanistica per quel polo, il Polo Centrale, che ha il suo centro nel meraviglioso edificio della Ca’ Granda, il Polo Veterinario di Lodi – anch’esso firmato da un grande architetto internazionale, Kengo Kuma – e il Polo Unimont di Edolo (Brescia), dove hanno sede i corsi di studio e le attività scientifiche dell’Università della Montagna.
Il progetto di realizzare un nuovo Campus scientifico in Mind nasce nel 2015 dall’opportunità aperta dagli spazi e dalle infrastrutture create per Expo 2015. La visione architettonica complessiva è dello studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati: “Le università italiane, insieme a quelle inglesi, hanno avuto un ruolo chiave nel definire il paradigma spaziale dei luoghi dell’apprendimento. Molto di quel paradigma, vecchio di quasi mille anni, resta valido. Tuttavia oggi, anche a causa dei cambiamenti delle reti sociali generati dalla rivoluzione digitale, abbiamo bisogno di qualcosa di più. Dobbiamo pensare le nostre università innanzitutto come luoghi dell’incontro e dello scambio. Lo spazio fisico deve incoraggiare le interazioni sociali, privilegiando l’approccio del laboratorio rispetto a quello delle lezioni frontali. Da questi ragionamenti nascono la visione architettonica e le linee guida del nuovo Campus Mind, a partire da un pian terreno libero e uno spazio pubblico ininterrotto, che permette a docenti e studenti di ritrovarsi. O ancora, la presenza della natura, capace di entrare nell’edificio, il quale a sua volta si collega al paesaggio”, spiega Carlo Ratti.
La gara per l’edificazione e la concessione trentennale di gestione del Campus, nel quadro della formula della finanza di progetto è stata vinta da Lendlease. “La realizzazione del Nuovo Campus scientifico dell’Università Statale in MIND è un caso esemplare di collaborazione pubblico privata per lo sviluppo nel Paese di infrastrutture per l’istruzione. Nel contempo è una pietra miliare nella rigenerazione urbana di quest’area”;, commenta Andrea Rucksthul, CEO Lendlease Europe. “Questo genere di collaborazione potrebbe trovare sviluppi virtuosi se i programmi Pnrr per la rigenerazione e quello per la formazione dialogassero, completando anche l’offerta formativa con gli ITS, che ha ancora a disposizione 1miliardo di euro circa non spesi, ma soprattutto ancora non assegnati nel metodo”.
Sono già numerosi sono gli accordi di collaborazione stretti tra l’ateneo e le diverse realtà scientifiche, culturali e dell’innovazione sociale presenti nel distretto, tra cui Human Technopole, il nuovo Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, Federated Innovation, Valore Italia, Cascina Triulza.