A Milano gli acquirenti sono disposti a pagare un sovrapprezzo dell’8,4% per comprare una casa di classe A. Premio che a Roma scende al 5%, a Torino si porta oltre il 17%, a Firenze al 3-4% e a Padova al 12%. Sono i risultati di uno studio condotto da Gabetti insieme al Politecnico di Milano e a quello di Torino per valutare le preferenze degli italiani nel campo delle performance energetico-ambientali delle abitazioni e l’influenza di questi fattori sui prezzi di compravendita. In base ai riusltati dell’analisi, a Milano, la prestazione energetica è apprezzata dalle famiglie esclusivamente per gli immobili con classe energetica A, che si concretizza con la disponibilità a pagare un contributo medio stimato di 377,68 €/mq in più rispetto al valore dell’immobile. Considerando un tipico appartamento di 100 mq del valore di 450.000 euro, la disponibilità a pagare per la classe A è di ulteriori 38.000 euro circa, quindi un premio medio dell’8,4%. “Via via che ci si allontana dal centro, il contributo della classe energetica alla formulazione del valore dell’immobile è percepito anche per le classi intermedie e, in particolare, dalla A alla E: nella zona semicentrale gli immobili in classe A e B sono quelli che danno un premio maggiore, superando di molto la media e arrivando anche a un premio del 17%”, si legge nel rapporto di Gabetti.
Situazione molto simile anche a Roma, dove tuttavia è emersa una relazione significativa tra prezzo e classe energetica solo per le classi energetiche più performanti, dalla C alla A. Per la classe energetica C gli acquirenti sono disposti a pagare un contributo di 366,08 €/mq, con un premio dell’11,58%, mentre per la classe energetica A il contributo è di 169,04 €/mq, con un premio del 4,34%.
A Torino, lo scenario cambia ulteriormente. Nel capoluogo piemontese, il contributo della classe energetica è percepito in tutte le classi energetiche, dal livello F in su. Tuttavia, le famiglie sono disposte a pagare un contributo maggiore per la classe energetica A, che è stimato intorno ai 498 €/mq. Considerando un tipico appartamento di 100 mq, il premio monetario è del 17%, pari a 49.851 euro. A Firenze, la scelta delle famiglie ricade su immobili con almeno una classe D. Tuttavia, l’analisi ha evidenziato che non esiste una vera e propria differenza tra le prime 4 classi energetiche. La disponibilità a pagare stimata per la classe energetica A o B è di 118,94 €/mq. Considerando un tipico appartamento di 100 mq, l’importo monetario è di circa 11.894€.
“L’indagine evidenzia un aumento del divario tra il patrimonio riqualificato, che vedrà una domanda in costante crescita e un relativo aumento del valore, e il patrimonio non riqualificato che invece subirà un calo costante della domanda con conseguente diminuzione del valore”, spiega Diego Vitello, Senior Research Analyst Ufficio Studi del Gruppo Gabetti. “Nelle aree suburbane, la domanda di abitazione si concentrerà sempre di più su immobili con classe energetica elevata e si prospettano, inoltre, ulteriori massivi interventi di riqualificazione energetica degli immobili con classe energetica più bassa rispetto a quelli già realizzati grazie all’Ecobonus. Vista la notevole dimensione di mercato, vi sarà una tendenza degli istituti di credito ad ampliare l’offerta di mutui green per acquisto e ristrutturazione a tassi maggiormente sostenibili. Gli immobili riqualificati aumenteranno la qualità dell’offerta e stimoleranno il mercato delle compravendite”.