Superate le difficoltà legate alla pandemia, il 2022 si è chiuso con ottimi risultati per le società di ingegneria e architettura. Secondo le rilevazioni dell’Oice, il valore della produzione è salito del 22% rispetto al 2021 arrivando a toccare i 3,7 miliardi di euro. Per quest’anno si attende un ulteriore incremento pari a 4,4 miliardi di euro, distribuiti per 3 miliardi sul mercato italiano e per i restanti 1,4 miliardi sul mercato estero. Risultati che portano il 55,5% delle imprese Oice a dichiarare l’intenzione di effettuare nuovi investimenti nel corso del 2023, mentre quasi il 90% avrebbe già effettuato investimenti in innovazione nel 2022.
La prevalenza del mercato italiano trova misura in una produzione cresciuta del 25,6% (da 2,164 miliardi a 2,719 miliardi di euro), mentre quella estera è stata di oltre 1,1 miliardi circa nel 2022 (+ 13,6% sul 2021) ed è prevista a 1,4 miliardi nel 2023. “Il mercato domestico è arrivato a rappresentare oltre il 70% del totale della produzione nel 2022, per poi arretrare lievemente nel 2023, scendendo al 68,5%”, si legge nel documento redatto dagli esperti dell’Oice.
Per quel che riguarda l’occupazione, l’Indagine ha mostrato una crescita del 17,9% tra il 2021 e il 2022 e una prevista espansione del 15,1% nel 2023. Nei livelli, il numero di lavoratori impiegato presso le imprese che hanno partecipato all’Indagine sarebbe quindi salito a 27.929 unità nel 2022 (in crescita del 17,9% rispetto ai 23.686 del 2021) per aumentare ancora nel 2023, arrivando a 32.153 unità. Lo studio dell’Oice ha tuttavia messo in evidenza un problema avvertito molto dalle imprese: le difficoltà nel reperimento di nuovo personale, denunciato dall’85% degli intervistati, con un picco superiore all’88% per le imprese fra 26 e 125 addetti.
Con riferimento alla tipologia di attività, In Italia, l’Ingegneria pura ha continuato a mostrare la quota di gran lunga più ampia tra le tre tipologie di servizio/prodotto analizzate, oscillante intorno al 90% nei tre anni analizzati. Nel triennio, si è osservata una perdita progressiva di quota per il Project management, sceso dal 5,5% del 2021 al 5,1% del 2023. All’estero, l’Ingegneria ha rappresentato sempre la quota maggiore della produzione in riduzione negli anni, scendendo sotto la soglia del 60% nel 2023; segue il Project management, la cui quota dopo esser salita al 27,8% nel 2022 è prevista ridursi al 22,1% nel 2023. Il Turn Key, invece, ha mostrato un aumento di quota tra il 2022 e il 2023 passando da un ridotto 4,4% al 18,1% nel 2023.
Il Pnrr non sembra essere un elemento centrale per le prospettive delle imprese Oice, dal momento che per il 53,4% di esse il fatturato aggiuntivo eventualmente attribuibile al Piano non supera il 25% (ma per quasi il 10% l’incremento di fatturato arriverebbe fino al 70%). “I dati di quest’anno mostrano come il nostro settore abbia risposto in termini molto dinamici alle sfide che il mercato ha lanciato. Si conferma il grande successo delle società di ingegneria e architettura che hanno accettato con coraggio le sfide dell’intero sistema Paese, aumentando il numero di addetti di circa il 18% ed il fatturato di circa il 22% (dati superiori alle proiezioni dello scorso anno, entrambe intorno al 10%). Le proiezioni per il 2023 evidenziano ulteriori incrementi (+15% addetti e +17% fatturato) e rappresenterebbero il terzo anno consecutivo che registriamo una forte crescita del nostro settore, in risposta alla crisi durata oltre un decennio”, dichiara Per Giorgio Lupoi, Presidente Oice. “E’ un momento molto complesso: tutto cambia molto rapidamente ed è nostro compito accompagnare le società di ingegneria e architettura fornendo un quadro tempestivo ed aggiornato dei trend, mettendo in relazione gli andamenti macro-economici con i risultati del settore così da indirizzare le scelte aziendali che si faranno sul mercato nazionale e internazionale”.