Nel primo quadrimestre del 2023 circa 56.500 immobili sono stati oggetto di tentativi d’asta, in calo del 18% rispetto allo stesso periodo del 2022 (68.926), per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa i 9 miliardi di euro (-22% rispetto agli 11,5 miliardi dello stesso periodo del 2022). I dati sono stati elaborati dall’osservatorio di Cherry Sea secondo cui, nel 2022, sono stati aperti nei tribunali italiani 6.158 nuovi fallimenti, il 30% in meno di quelli aperti nel 2021.
“Le aste immobiliari sono oggi parte di un mercato dinamico e in continua evoluzione che richiede una conoscenza approfondita e aggiornata del settore”, spiega Luca Bonacina, Co-Founder e Head of Technology di Cherry. “In questo contesto il nostro osservatorio “Cherry Brick” si propone di fornire dati e analisi dettagliate sul comportamento delle aste immobiliari su tutto il suolo nazionale, consentendo in tal modo agli acquirenti e agli investitori di avere una visione chiara sia del mercato che delle opportunità all’orizzonte. L’accesso a informazioni accurate e affidabili come quelle fornite da Cherry Brick può infatti fare la differenza nel prendere decisioni strategiche massimizzando i risultati e minimizzando i costi”. In linea con il primo quadrimestre del 2022, i lotti oggetto di tentativi d’asta tra gennaio ed aprile di quest’anno fanno riferimento per la maggior parte a immobili di tipo residenziale (56%), seguiti principalmente da quelli di ambito commerciale (20%) ed industriale (4%).
A livello regionale la Lombardia si è riconfermata la regione in cui si è tenuto il maggior numero di aste con 7.477 immobili all’incanto (-22% sul primo quadrimestre 2022), pari al 13% dei lotti andati all’asta su tutto il territorio nazionale. Seguono la Sicilia con 6.846 aste ed il Lazio con 6.116 (entrambi registrano un calo del 14%), mentre a fondo classifica si mantiene la Valle d’Aosta con 137.
Rispetto alla suddivisione geografica, il 71% delle aste si è svolto tra Nord Ovest, Sud e Centro Italia, con queste ultime due macro aree che concentrano il 25% ciascuna dei lotti messi in vendita in tutta la Penisola, mentre il 13% e il 16% si trovano rispettivamente nel Nordest e nelle Isole. Tra le città, con 1.665 tentativi d’asta (3% del totale nazionale) Roma si conferma la prima in Italia nella relativa graduatoria, con numeri ben superiori a quelli di Napoli (seconda con 469) e a quelli di Catania (terza con 412). Tra le province, invece, alla Città Metropolitana di Roma (3.744 lotti per il 7% del totale) seguono Perugia (1.651) e Catania (1.539). I Tribunali che hanno gestito il maggior numero di aste sono quelli di Roma (2.050, pari a quasi il 4% del totale, in linea con il primo quadrimestre 2022), Catania (1.298) Milano (1.282), Bergamo (1.197) e Perugia (1.004). In particolare, rispetto al primo quadrimestre del 2022, il Tribunale di Milano registra un calo delle vendite pubbliche del 39%, mentre Catania si assesta ad un -21% e Roma ad un -2%.