Battuta di arresto ad aprile per le gare di ingegneria e architettura con un totale di 243 bandi pubblicati per 171 milioni di euro, -46,2% in numero e -63,5% in valore su aprile 2022; rispetto a marzo 2022 il numero è calato del 36,1% e il valore cresciuto del 69,8%. Sono i dati emersi dall’ultimo monitoraggio realizzato dall’Oice, l’associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura secondo cui, nel mese di aprile, i bandi per accordi quadro per servizi di architettura e ingegneria sono stati 46 (87 a marzo) per 87,2 milioni di euro di servizi (201,1 a marzo), pari al 18,9% del numero e al 51% del valore del totale dei bandi del mese.
Sempre molto attiva negli accordi quadro Invitalia, che ad aprile ha pubblicato 16 bandi con un valore di 38 milioni, seguita da Anas, 12 bandi con un valore di 24 milioni. Tutte procedure che dovranno tradursi in contratti attuativi nei prossimi anni. In aprile, secondo l’Oice, sono state 94 le gare Pnrr per servizi di architettura e ingegneria con 70,7 milioni di euro di servizi e 567,2 milioni di euro di lavori. Ancora in positivo, nonostante il crollo di aprile, il mercato dei servizi di architettura e ingegneria nel primo quadrimestre del 2023: i numero elaborati dall’Oice parlano infatti di 1479 bandi pubblicati con un valore di 1.184,5 milioni di euro, +1,1% in numero e +19,8% in valore sui primi quattro mesi del 2022.
“In aprile il mercato dei servizi di architettura e ingegneria, dopo i sorprendenti risultati del primo trimestre, si è preso una pausa – spiega Giorgio Lupoi presidente dell’Oice – ma continuano a crescere gli appalti integrati, segno evidente che le stazioni appaltanti sono mosse dalla semplificazione e quindi dall’accelerazione delle procedure indotte dall’uso di questo strumento. Ma è anche l’appalto integrato a risultare particolarmente rilevante e questo soltanto in parte per la necessaria accelerazione degli interventi del PNRR. Se a questo aggiungiamo l’effetto degli affidamenti diretti, si può rilevare come le gare per progettazione pura, sopra i 139.000, si riducono sempre più”.
Secondo Lupoi, si tratta di una tendenza sempre più marcata dovuta anche al nuovo codice appalti di cui il Consiglio generale Oice sta valutando gli effetti. “Appare chiaro che l’eccessivo ricorso agli affidamenti diretti e, in prospettiva, l’assenza delle regole per gli affidamenti di servizi tecnici rappresenteranno un vulnus per la qualità delle attività affidate e uno spostamento sulle imprese di costruzioni della progettazione esecutiva”, aggiunge Lupoi.
Anche il valore delle gare di sola progettazione ha seguito un andamento fortemente negativo ad aprile con appena 94 gare per un valore di 32,7 milioni, in calo del 50% nel numero e del 90,9% su marzo. Rispetto ad aprile 2022 il numero è calato del 64,4% e il valore dell’85,8%. Nel primo quadrimestre, per sola progettazione, si sono raccolti 915 bandi per 643,3 milioni. Ancora tutto positivo invece il confronto con il primo quadrimestre del 2022: il numero è cresciuto dell’1,9% e il valore del 42,9%.
Ancora un record, invece, nel valore messo in gara per appalti integrati: nel mese di aprile sono stati rilevati 183 bandi, con valore complessivo dei lavori di 3.777,9 milioni di lavori e con un importo di progettazione stimato in 165,7 milioni. Rispetto al mese di aprile 2022 il numero è cresciuto del 251,9%, il valore dei lavori del 173,1% e quello della progettazione compresa nei bandi del 59,1%.
Il valore raggiunto nel mese è in parte dovuto al maxibando dell’Ente Autonomo Volturno srl con un valore di 1.614,3 milioni di euro e ai 13 bandi pubblicati da Invitalia con un valore di 483,4 milioni di euro. Nei primi quattro mesi del 2023 le gare rilevate dall’Oice per appalti integrati sono state 652, +297,6% sul 2022, con un valore di 8.766,4 milioni di lavori (+112,5%) e 357,7 milioni di servizi (+89,2%).