Apre a Bologna ‘Camplus Valverde’, la nuova residenza universitaria di proprietà della Curia. La struttura sarà gestita da Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia, che gestisce circa 11 mila posti letto in 15 città italiane e in Spagna. Camplus Valverde aprirà nel quartiere Santo Stefano in via Valverde 14 immersa tra i colli bolognesi e fiancheggiata da Villa Ghigi. Un investimento complessivo di 3,3 milioni di euro, di cui 2,1 milioni finanziati dalla legge 338 pensata ad hoc per le residenze universitarie, e 1,2 milioni di investimento diretto messi in campo da Camplus.
Sono 52 le camere (26 singole e 26 doppie) che potranno ospitare 78 studenti. Inoltre, all’interno della residenza, sono presenti sale riunioni, conferenze, stanze ricreative, comode e luminose aule studio, una lavanderia. Questi spazi sono gli elementi distintivi dell’offerta Camplus perché permettono di offrire agli studenti occasioni di relazione tra di loro, momenti di svago e incontro con ospiti e formatori. Tutti i residenti avranno a disposizione la formula all-inclusive, che comprende l’utilizzo di tutti i servizi della struttura, riscaldamento, sistema di raffrescamento, utenze e Wi-Fi, con prezzi che variano in base alla tipologia di camera scelta e del periodo di permanenza.
La nuova struttura di via Valverde va ad aggiungersi ai 3 Collegi di merito, 5 residenze e 200 appartamenti gestiti da Camplus a Bologna. Un’offerta di residenzialità pensata per tutte le esigenze e in grado di coniugare l’esperienza di community, garantita dalla presenza in struttura di uno staff di direzione, con la flessibilità della vita in appartamento, per dare alloggio a oltre 2mila ragazzi in città.
“In questa nuova residenza di Bologna – commenta Maurizio Carvelli, Fondatore e CEO di Camplus – degli oltre 70 studenti circa un terzo è rappresentato da giovani stranieri, alcuni provenienti da Paesi africani come il Cameron e lo Zimbabwe, oltre che dall’Armenia, Turchia e Ucrania. A loro, come a tutti gli universitari che scelgono di vivere presso le nostre strutture, desideriamo offrire non solo un alloggio, ma una serie di servizi residenziali e una serie di opportunità aggiuntive, come le numerose attività formative integrative agli studi che mettiamo a disposizione all’interno della ‘community guidata’ che è il cuore pulsante della vita in Camplus. Desidero ringraziare la Curia per aver deciso di affidarci la gestione di questa struttura, un compito che porteremo avanti con la professionalità che ci contraddistingue e l’attenzione al benessere e alla cura degli studenti che poniamo al centro del nostro impegno quotidiano. E siamo molto contenti di dedicare la struttura a Don Tonino Bello Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace che si è si speso in numerosi viaggi pastorali (Australia, Argentina, Etiopia, Salvador) per incontrare gli ultimi della terra. Ha ospitato nella sua casa i senzatetto, gli immigrati e ha fondato nella sua diocesi una Comunità di Accoglienza con l’obiettivo di recuperare e rieducare i giovani tossicodipendenti. Insomma, un esempio di accoglienza per tutti noi”.