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Webuild punta a 11 miliardi di euro di ricavi nel 2025

Webuild punta a 11 miliardi di euro di ricavi nel 2025

Di Maria Elena Molteni
17 Marzo 2023

Cresce Webuild nel 2022 in termini di ricavi e marginalità, mentre punta a raggiungere nel 2025 un fatturato compreso tra 10,5 e 11 miliardi di euro, secondo quanto previsto dal piano industriale ‘The future is now’. Ma intanto l’utile di attesta a 118 milioni di euro, in aumento di 175 milioni rispetto all’esercizio precedente. I ricavi risultano pari a 8,2 miliardi di euro (+22% sul 2021) di cui il 70% realizzato all’estero. Sono 16,1 i nuovi ordini’, il 75% dei quali provengono da mercati esteri e il 25% dall’Italia. Il gruppo ha anche completato il processo di derisking, con un portafoglio ordini di 53,4 miliardi prevalentemente in Australia, Stati Uniti, Europa e Italia. L’Ebitda si attesta a 572 milioni, in aumento del 27% rispetto al 2021, con un margine del 7% (era del 6,7% lo scorso anno). La Posizione finanziaria netta è positiva per 265 miliioni di euro. Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo di 0,057 euro per ciascuna azione ordinaria e risparmio. La guidance relativa al 2023 prevede ricavi compresi tra i 9 e i 9,5 miliardi, un Ebitda tra i 720 e i 760 milioni e una Pfn positiva.

“Chiudiamo il 2022 – sottolinea l’Amministratore delegato Pietro Salini – con risultati in forte crescita e con un posizionamento che consente a Webuild di affermarsi sempre più come interlocutore strategico per il settore delle infrastrutture in Italia e all’estero, contando su una presenza fortemente ancorata nei mercati a basso rischio. Abbiamo raggiunto una dimensione maggiore che ci permette di essere sempre più competitivi, al servizio di clienti e comunità locali per la consegna di infrastrutture di qualità che ne migliorano la vita come metropolitane, ferrovie ad alta velocità, dighe, dissalatori, ponti. Il fatturato record di 8,2 miliardi è stato realizzato per il 70% all’estero, in paesi come Australia, Stati Uniti, Nord Europa, dove abbiamo investito in tecnologie innovative per progetti sostenibili e sicuri”.

La Roadmap al 2025 “rappresenta – spiega Salini – il consolidamento di una nuova fase per Webuild e i 17.500 fornitori nel mondo che fanno sistema insieme a noi, attraverso la quale intendiamo rafforzare il ruolo di partnership con i governi dei paesi in cui opera con l’obiettivo di accelerare il processo di transizione ecologica ed energetica e rispondere ai principali megatrend in atto a livello globale, quali il cambiamento climatico, la crescita demografica, l’urbanizzazione e la scarsità di risorse, in particolare di acqua”.

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