L’acquisto della prima casa è la motivazione principale per chi ha sottoscritto un mutuo nel corso del 2022 e rappresenta il 94,4% del totale delle richieste. E’ quanto emerso dalla fotografia scattata al settore da parte di Kìron Partner (Gruppo Tecnocasa) secondo cui chi opta per la sostituzione o la surroga ha pesato lo scorso anno solamente per l’1,8% sul totale dei mutui accesi. Le operazioni di consolidamento dei debiti, (con il quale si estinguono i debiti accumulati nel breve periodo, sostituendoli con una nuova forma di finanziamento con una diversa rata o una differente tempistica di rimborso) hanno costituito lo 0,3%. Chi invece ha fatto ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità, per motivazioni diverse da quelle dell’acquisto dell’abitazione a fronte di garanzie patrimoniali, ha rappresentato lo 0,9% del totale. E’ stata invece pari allo 0,5% la percentuale di coloro che hanno avviato un mutuo per costruire o ristrutturare la propria abitazione.
E cosa dire dei mutui accesi per l’acquisto della seconda casa? Questa tipologia di finanziamento ha riguardato il 2,1% del totale dei mutui. “Rispetto al 2021 abbiamo rilevato una crescita dei mutui per l’acquisto della prima casa dell’1,8% e un calo per sostituzione e surroga dell’1,7%. Pressoché invariate le altre finalità”, spiegano gli esperti di Kiron Partner
Tipologia del tasso
Le dinamiche degli indici di riferimento hanno evidenziato tassi che hanno raggiunto valori bassi, benché in rialzo e un costo del prodotto (spread) medio più contenuto rispetto agli anni passati. Nel corso del 2022 il 58,5% dei mutuatari ha optato per un prodotto a tasso fisso. La seconda scelta è stata quella per il prodotto a tasso variabile con il 33,3% delle preferenze. Rispetto al 2021 sono cresciuti i prodotti a tasso variabile (+26,7%), a tasso variabile con CAP (+5,9%), mentre sono quesi quelli a tasso fisso (-32,8%). Pressoché invariati gli altri prodotti.
Durata del mutuo
E cosa dire della durata del mutuo più richiesta dai nuovi clienti? A livello nazionale la durata media del mutuo, secondo l’analisi di Kiron Partner è stata nel 2022 di 26,1 anni, mentre nell’anno precedente era pari a 25,2 anni. Segmentando per fasce di durata, emerge che il 54% dei mutui ha una durata compresa tra 26 e 30 anni. Il 25,7% si colloca nella fascia 21-25 anni, il 13,1% si colloca nella fascia 16-20 anni, e il 7,3% nella fascia 10-15 anni.
Importo del mutuo
Nel 2022 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a 121.000 euro, mentre nel 2021 ammontava a 115.800 euro. Suddividendo il campione per fasce di erogato, gli esperti di Kiron Partner hanno fatto notare come la ripartizione appaia oggi più sbilanciata verso importi di medio-bassa entità. Il 3,1% dei mutui erogati, ha un importo inferiore a 50.000 euro, il 39,1% appartenente alla fascia 50.000-100.000, il 35,8% ha ottenuto un finanziamento tra 100.000 e 150.000 mentre il 14,7% si colloca nella fascia successiva, tra 150.000 e 200.000 euro. La percentuale dei mutui che superano i 200.000 euro è stata pari a 7,2%.