Il tasso fisso è la scelta più indicata per chi deve accendere un mutuo in questo periodo. Nonostante le difficili previsioni sull’andamento prospettico del costo del denaro, infatti, una simulazione condotta dall’ufficio studi di Telemutuo applicando i future sull’Euribor maggiorati di uno spread dell’1% sull’Euribor a 3 mesi mostrano in modo inequivocabile la convenienza nella scelta di un mutuo a tasso fisso rispetto al variabile.
Per fare questo, gli esperti di Telemutuo hanno ipotizzato l’accensione di un mutuo medio del valore di 140.000 euro e durata di 20 anni che abbia iniziato l’ammortamento a gennaio 2023. Nel caso di un tasso fisso, la rata costante ammonterebbe a 815,50 euro al mese. Per il variabile, infatti, dopo una prima rata più bassa e pari a 805 euro, nel mese di giugno 2023 il costo andrebbe progressivamente a crescere nel corso dei mesi arrivando a toccare un massimo di 873 euro nel giugno del 2023 con un aggravio di spesa di ben 57,50 euro (+7%) rispetto alla rata del tasso fisso.
“Se dovessimo immaginare uno scenario ancora peggiorativo rispetto a quanto previsto con un tasso Euribor in rialzo fino al 4,65%, un mutuo a tasso fisso attorno al 4% potrebbe rimanere comunque un’ottima scelta per superare le incertezze legate alle diverse variabili esogene che stanno influenzando l’andamento del costo del denaro in questi mesi”, spiega Angelo Spiezia, amministratore delegato di Telemutuo. “Un tasso fisso permette infatti di mantenere il pieno controllo sulla rata dovuta nella piena consapevolezza della possibilità di poter approfittare dello strumento della surroga per tornare a un tasso variabile o per rinegoziare il proprio tasso fisso appena si tornerà a parlare di una riduzione del costo del denaro”.