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WCG advisor per la locazione di oltre 5.000 mq di uffici a Milano

Uffici, investimenti 2022 a 5 miliardi di euro in Italia. A Milano il 65% del totale

Asset class più attrattiva

Di Tobia Zanotti
31 Gennaio 2023

Nel corso del 2022, il settore office si è confermato il più dinamico in Italia e il più attrattivo per gli investitori, raggiungendo 5 miliardi di euro di investimenti capital markets (in crescita del 88% a/a) e 68 operazioni concluse. Milano ha registrato una delle migliori performance in termini di crescita di assorbimento di spazi a uso ufficio tra i mercati europei monitorati, superando il risultato del 2019 in termini di take-up. Questo è quanto evidenziato da una analisi di JLL.

“Milano si è confermata la città più attrattiva, con 3,4 miliardi di investimenti (circa il 65% del totale nazionale) e totalizzando 47 operazioni capital markets, che hanno interessato sia le zone centrali che quelle periferiche”, si legge nel documento di JLL per cui, lato occupiers, si è registrato un aumento delle superfici assorbite, registrando 309 transazioni, per un totale di quasi 506.000 mq locati nel corso dell’anno (+42% a/a).

La domanda ha riguardato principalmente uffici con dimensioni al di sotto dei 1.000 mq (62% del totale) anche se nell’anno si sono registrate 8 transazioni sopra i 10.000 mq, di cui la maggiore di quasi 40.000 mq. Gli immobili di grado A si confermano la scelta preferita da parte degli occupiers, rappresentando il 77% della superficie assorbita. In termini di zone, circa il 34% della domanda ha interessato spazi ubicati nelle aree centrali (cbd, centro storico, centro), il 33% in periferia, il 17% nell’area dell’Hinterland e il 16% nel semicentro. Sia canoni di locazione che rendimenti sono aumentati raggiungendo un prime rent di 690 euro/mq/pa e un prime yield del 3,75%.

Secondo JLL Roma ha registrato 10 transazioni capital markets, per un valore complessivo di circa 0,8 miliardi di euro, relative a immobili ubicati principalmente nelle aree del Centro e dell’E.U.R. “Anche a Roma si è delineata una crescita dell’assorbimento di spazi a uso ufficio, lato utilizzatori, in cui sono state concluse 148 transazioni, per una superficie complessiva di circa 150.000 mq (+5% a/a)”, si legge nel report di JLL secondo cui la domanda si è concentrata maggiormente nelle aree dell’E.U.R. (38%), del centro-semicentro (28%) e del cbd (20%), mentre gli spazi di grado B sono stati i più richiesti (62%), principalmente a causa della preponderante offerta di immobili di grado B rispetto ad altri presenti a Roma.

Gli affitti prime sono risultati stabili, attestandosi su un prime rent di 520 €/mq/pa e un prime yield in aumento al 4%.

“Nonostante il contesto macroeconomico di incertezza, l’asset class uffici ha dimostrato nel corso dell’anno una forte resilienza, raggiungendo numeri record” commenta Marco Pancotti, Head of Office Agency per la sede di Milano di JLL. “Il settore è interessato da alcuni cambiamenti importanti: le aziende hanno avuto modo di testare il funzionamento del lavoro ibrido e questo ha comportato alcuni importanti cambiamenti nella gestione degli spazi. La tendenza è quella di preferire uffici più piccoli ma di qualità superiore in grado di soddisfare le credenziali ESG”.

“Anche Roma – prosegue Massimo Livi, Head of Transactional Business Rome – nel corso dell’anno ha mostrato una capacità di crescita post pandemica. La capitale si caratterizza per un’offerta ridotta di nuovi building, questo fa sì che la tecnica del retrofitting sia sempre più utilizzata per soddisfare una domanda sempre più esigente di edifici sostenibili.” “I costi di finanziamento potrebbero influire sugli investimenti del settore office nel 2023”, prosegue Luca Vaj, Head of Office Capital Markets di JLL. “D’altro canto, la diminuzione delle aspettative d’inflazione è un elemento che potrebbe determinare un effetto positivo, soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno”.

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