Un dividendo compreso tra 0,25 e 0,30 euro, nella parte bassa del range fornito con il piano 2022-24. E’ la stima comunicata da Igd che ha messo l’accento sulla difficoltà di raggiungere alcuni dei target al 2024 indicati nel Piano Industriale presentato il 14 dicembre 2021, con particolare riferimento a FFO (funds from operations) e dividendi.
Il gruppo immobiliare che fornirà a fine febbraio una guidance puntuale sul 2023 ha aggiunto che continuerà nell’anno in corso il trend positivo in termini di recupero ingressi, andamento delle vendite a operatori e incassi degli affitti e stima un incremento sia dei ricavi netti da attività locativa sia dell’ebitda. Per il 2024 invece la società non sembra in grado di fornire nuovi target a causa dell’incertezza del quadro macroeconomico a due anni.
Con riferimento al 2022, il cda ha preso atto delle valutazioni dei periti indipendenti sul valore di mercato del patrimonio immobiliare consolidato pari a 2,080 miliardi a fine 2022: le svalutazioni delle perizie comportano un effetto complessivo di variazione a fair value a conto economico che dovrebbe attestarsi a -94 milioni di euro circa.
Igd ha confermato la guida sui flussi di cassa per il 2022 ribadendo il target di +2/3% dei funds from operations rispetto al 2021 (+17/18% tenuto conto della variazione di perimetro per effetto della cessione di asset perfezionata a fine 2021) e ha stimato una posizione finanziaria netta a -973 milioni di euro a fine 2022 per un rapporto di leva finanziaria pari a circa il 45,6% (44,8% a fine 2021).