L’inversione dei tassi sui mutui spinge la domanda negli Stati Uniti. Secondo i dati rilasciati dalla Mortgage Bankers Associations (Mba), nella seconda settimana di gennaio, l’indice che misura il volume delle domande di finanziamenti ipotecari ha registrato una crescita del 27,9%, dopo il +1,2% della settimana precedente.
L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è invece salito del 34%, mentre quello relativo alle nuove domande ha registrato un aumento del 24,7%.
Questo trend è legato al movimento dei tassi sui mutui trentennali che sono scesi al 6,23% dal 6,42% della settimana precedente.
“L’attività di richiesta di mutuo è rimbalzata fortemente nella prima settimana intera di gennaio, con un aumento sia dell’attività di rifinanziamento che di acquisto di percentuali a due cifre rispetto alla scorsa settimana, che includeva le festività di Capodanno”, spiega Mike Fratantoni, Capo economista di Mba. “Nonostante questi guadagni, l’attività di rifinanziamento rimane inferiore di oltre l’80% al ritmo dello scorso anno e il volume degli acquisti rimane del 35% inferiore ai livelli di un anno fa”.
Secondo la Mba, i tassi dei mutui sono ora al livello più basso da settembre 2022, e circa un punto percentuale al di sotto del picco dei tassi ipotecari dello scorso autunno. “Mentre entriamo nell’inizio della stagione degli acquisti primaverili, tassi ipotecari più bassi e più case sul mercato contribuiranno all’accessibilità economica per gli acquirenti di case per la prima volta”, si legge nel report della Mortgage Bankers Associations.