«Il settore immobiliare non è immune alla volatilità che colpisce i mercati dei capitali a livello globale. In molti mercati è in corso una ricalibrazione che, secondo le nostre previsioni, continuerà fino al 2023. Tuttavia, è anche evidente che i fondamentali del real estate rimangono forti soprattutto in alcune asset class e alcuni mercati dove i prezzi hanno già toccato il fondo e sono pronti a ripartire. Quando la fiducia tornerà sui mercati, ci aspettiamo un’impennata del valore degli asset in quanto gli investitori cercheranno di rimediare a
mesi di paralisi, mettendo a disposizione i consistenti capitali che hanno a disposizione. Per tutti questi motivi raccomandiamo di considerare le recenti tendenze non tanto come una flessione, quanto come un ritorno alla razionalità relativa. È un momento che presenta opportunità davvero eccezionali per coloro che acquisteranno immobili di qualità a sconto rispetto alle medie storiche».
Parola di Tony Horrell, head of global capital markets & Ceo UK & Ireland di Colliers International all’interno del 2023 Global Investor Outlook 2023 appena pubblicato secondo cui, nella seconda metà del prossimo anno, dovrebbe avvenire la stabilizzazione dei mercati immobiliari.
Secondo le previsioni degli esperti di Colliers, gli uffici, la logistica e gli asset multifamily/BTR continueranno a mantenersi in cima alla lista delle preferenze a livello globale, ma la ponderazione dell’interesse varierà a seconda della regione. Mentre continuano a essere preferiti gli asset core nelle città globali più importanti, i settori strettamente legati alle mutevoli realtà demografiche ed economiche, come gli immobili multifamily/BTR e gli student housing e senior housing, continuano a guidare l’attività lontano dalle grandi città. Questo trend continuerà a spingere gli investitori verso città di secondo e terzo livello, in particolare nei mercati americani ed europei.
Cambiamenti in vista anche in termini di approccio finanziario all’investimento immobiliare. In base alle analisi di Colliers, infatti, il 76% degli investitori ha dichiarato che l’aumento del costo del debito avrà un impatto negativo sulle loro strategie immobiliari nel 2023 mentre un altro 60% prevede che una riduzione della disponibilità di debito determinerà una riduzione dei propri investimenti. Con l’aumento del costo del capitale, gli investitori si rendono conto che può essere più vantaggioso estendere le proprie attività al debito
piuttosto che puntare a investimenti azionari.
In termini di prezzi, dall’analisi di Colliers è emerso che gli investitori ritengono che si verificherà un’ulteriore correzione dei valori degli asset core pari a -10% entro la fine del 2023 ma quasi il 20% degli investitori ha dichiarato di “non sapere” dove si collocheranno i valori nel 2023. Questa percentuale è superiore al 30% per gli asset value-add del settore retail, hospitality e multifamily/build-to-rent (BTR) a causa di molteplici fattori che determinano la variazione dei prezzi e alla tempistica e alla velocità del cambiamento.
Le opinioni degli investitori sull’andamento prospettico dei prezzi ha mostrato una variazione anche a seconda della regione di riferimento. Per gli uffici del Nord America, l’opinione è molto più più ribassista, con il 13% degli investitori che ritiene che i valori diminuiranno di oltre il 20% nel 2023. Meno del 5% ritiene che ciò avverrà nell’Apac e nell’Emea.