Il 70% delle transazioni immobiliari nelle grandi città è stata al di sotto dei 248.000 euro nella prima parte del 2022 con un quarto del totale (25,2%) che ha riguardato transazioni inferiori ai 119 mila euro. E’ quanto evidenziato dall’ultima rilevazione condotta dagli analisti di Tecnocasa.
Milano e Roma hanno registrato una maggiore concentrazione nella fascia tra 250 e 349 mila euro rispettivamente con il 27% e il 25,4% a motivo dei prezzi più elevati che interessano le prime due città più costose d’Italia: Milano (4160 euro al mq il medio usato e 4750 euro al mq il medio nuovo) e Roma (2910 euro al mq l’usato e 3400 euro al mq il nuovo). A Milano gli esperti di Tecnocasa hanno registrato un incremento dello 0,6% della concentrazione delle richieste nella fascia estrema, vale a dire quella che raccoglie le richieste con una capacità di spesa superiore a 630 mila euro a conferma che il mercato di fascia alta in città appare vivace. Nella fascia di spesa più bassa è Genova che raccoglie la percentuale più elevata con il 60%, seguita da Palermo con il 49,3%.
Nei capoluoghi di regione che non sono grandi città il 46,5% dei potenziali acquirenti ha dichiarato di avere una disponibilità di spesa inferiore a 119 mila euro. In aumento dell’1,8% la concentrazione nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila euro, con un picco particolare a Trieste che ha visto un incremento dell’11,5%. Il capoluogo friulano è uno di quelli che ha registrato un aumento dei prezzi importanti negli ultimi anni, in particolare in questa prima parte del 2022: +6,8%. Nello stesso orizzonte temporale ha registrato anche notevole presenza di investitori (30% degli acquisti sono stati realizzati con tale finalità), parte dei quali in arrivo anche da nazioni limitrofe.