Primi sei mesi di grandi soddisfazioni per Aedes Siiq. I ricavi totali sono saliti del 13,4% rispetto allo stesso periodo di un anno prima arrivando a 8,9 milioni di euro mentre i ricavi lordi da affitto si sono attestati a 8,6 milioni registrano un incremento di 1,2 milioni rispetto al 2021 pari a 7,4 milioni. Bene anche il Net Operating Income risultato positivo per 6,5 milioni di euro rispetto ai 5,4 milioni del 30 giugno 2021, con un miglioramento significativo pari a 1,1 milioni (+ 20,5%). Mentre l’Ebitda risulta positivo per circa 2,2 milioni, in significativo miglioramento + 256,2%, rispetto a quello registrato nel primo semestre 2021 pari a 0,6 milioni.
Gli adeguamenti al fair value di investimenti immobiliari del primo semestre 2022 hanno registrato un dato negativo netto per 5,1 milioni, rispetto a 16,2 milioni del 2021. “La svalutazione netta rilevata nel 2022 è il risultato di un incremento di valore degli investimenti immobiliari a reddito più che compensato dagli effetti negativi dell’aggiornamento, nella valutazione dell’esperto indipendente, dei tempi di costruzione e di assorbimento oltre a revisioni al rialzo dei tassi di attualizzazione e dei relativi costi di costruzione di alcuni progetti di sviluppo, con particolare riferimento al progetto Caselle Open Mall svalutato di 7 milioni di euro al 30 giugno 2022”, si legge nella nota di bilancio.
“Il primo semestre 2022 ha registrato il miglioramento della quasi totalità delle voci di conto economico, con particolare riferimento ai risultati di natura ricorrente”, hanno spiegato i membri del Cda di Aedes Siiq secondo cui il Gruppo appare in sostanziale equilibrio anche senza tenere in considerazione gli incrementi di valore registrati sugli asset a reddito.
La proattiva gestione immobiliare è stata accompagnata da una considerevole attività in ambito finanziario, con il completamento di nuovi finanziamenti e rifinanziamenti per circa 60 milioni di euro, circa un terzo dell’indebitamento complessivo di Gruppo, che ha consentito – senza incrementare il debito (diminuito del 6,7%) – di allungare la vita media delle scadenze finanziarie (+39,7%) e di ridurre in modo rilevante il costo medio allo stesso abbinato, passato dal 5,35% al 3,90% (-27,1%), evento che ha solo parzialmente registrato risultati positivi nei dati del primo semestre (i rifinanziamenti sono stati conclusi nel secondo trimestre dell’anno) e che consentirà di evidenziare i benefici correlati nei trimestri futuri.