Il primo quadrimestre 2022 della progettazione si è chiuso con un calo del 43,3% nel numero dei bandi ma con una crescita del 47,2% nel loro valore rispetto al 2021, mentre il valore medio a bando è cresciuto del 159,5%.
Ad aprile, secondo i dati Oice/Informatel, la situazione sembra però in miglioramento anche se è solo grazie ai maxi appalti di Invitalia che il valore risulta in aumento: il mese scorso sono state pubblicate 264 gare per 229,9 milioni, rispetto a marzo il numero sale dell’8,6% e il valore del 119,5%. Il confronto con aprile 2021 mostra il calo del 41,2% nel numero, ma una crescita del 149,7% nel valore, un aumento che si colloca al secondo posto dal 2014, dopo i 331,6 milioni di dicembre 2020, grazie ai 101,8 milioni in 27 gare per interventi a valere su risorse del Pnrr, di Invitalia (in particolare per il Pinqua), e ai 60 milioni in 9 gare per accordi quadro della regione Sicilia, che insieme raggiungono il 70,5% del totale.
“Siamo in un momento veramente difficile e contradittorio, i dati ci muoverebbero all’ottimismo, ma il contesto politico ed economico determinato dalla guerra in Ucraina prefigura un quadro fosco”, ha spiegato il presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone. “Fa bene il Governo a insistere perché l’Ue accresca gli sforzi per fermare la guerra, ma occorre anche mettere in campo tutto quanto possa attenuarne il drammatico impatto sull’economia del Paese; diversamente, dopo il boom di questi ultimi anni per il settore dei servizi tecnici (legato anche al Superbonus 110%), ci troveremo di fronte ad una brusca frenata”.