Nel biennio 2020-2021, a Roma il 51,7% di quanti hanno acquistato un immobile, ha fatto ricorso a un’agenzia immobiliare, con un lieve calo di 1,8 punti percentuali rispetto al biennio precedente. E’ quanto emerso dall’indagine realizzata da Tecnoborsa da cui è emerso che il 10,7% ha giudicati insufficienti i servizi offerti dalle agenzie immobiliari, il 17,3% li ha trovati quasi sufficienti, il 29,3% buoni, il 30,7% discreti e il 12% ottimi. Circa 43% ha espresso un giudizio decisamente positivo contro un 28% negativo.
Approfondendo l’aspetto servizi, il 56% di coloro che hanno utilizzato l’agenzia per portare a buon fine la transazione avrebbe ritenuto utile che la struttura avesse avuto rapporti di collaborazione con tecnici e professionisti da coinvolgere per progettazioni, preventivi di spesa, pratiche urbanistico-edilizie; il 52% avrebbe voluto ricevere supporto almeno per una parte delle attività attualmente svolte dai notai tipo indagini ipotecarie ed evidenziazione di oneri inevasi; il 44% che l’agente avesse fornito l’attestazione sulla regolarità della documentazione prevista per legge per effettuare la compravendita, per avere accesso ad eventuali finanziamenti e agevolazioni fiscali; il 41,3%, a parità di punteggio, la possibilità di ricorrere attraverso l’agenzia a ditte edili/operai per facilitare gli interventi successivi all’acquisto, dalla semplice tinteggiatura alla ristrutturazione completa e che l’agenzia offrisse anche un servizio di consulenza circa l’opportunità e convenienza economico- commerciale dell’esecuzione di interventi di cambio di destinazione d’uso; il 40% che l’agente fornisse un servizio di consulenza sulle opportunità di finanziamento con Banche o Istituti di Credito; infine, il 21,3% avrebbe gradito una assistenza successiva all’acquisto, per proporre e gestire il bene acquistato sul mercato delle locazioni. Andando ad analizzare attraverso quali canali informativi l’acquirente è venuto a conoscenza dell’abitazione comprata, è emerso che ai primi due posti ci sono gli annunci pubblicati attraverso Internet: in particolare, con il 28,3%, quelli sui siti di offerte immobiliari e, con il 26,9%, quelli diffusi attraverso i social network; al terzo posto, con il 21,4%, troviamo il passa parola con conoscenti, custodi di stabili, etc.; a seguire, con percentuali più basse, per il 13,8% è stata fondamentale da parte di chi ha acquistato consultazione di riviste specializzate; per il 6,2% delle famiglie residenti nella Capitale l’individuazione del bene è avvenuta recandosi fisicamente nelle agenzie immobiliari; infine, solo il 3,4% ha trovato la casa dei suoi sogni imbattendosi nel tradizionale cartello vendesi.
Peraltro, il 54,3% di chi ha individuato il bene successivamente comprato leggendo gli annunci presenti su Internet, sulle riviste specializzate/quotidiani e/o su cartelli vendesi, ha affermato che gli annunci erano stati pubblicati da un’agenzia immobiliare; quindi, sommando questo valore a quello di coloro che si sono recati direttamente in agenzia, otteniamo il dato del 60,5% delle famiglie acquirenti che è venuto a conoscenza dell’opportunità di acquisto, in modo diretto o indiretto, attraverso un’agenzia immobiliare. Che quindi rimane il canale informativo più attivo.
Passando ora all’analisi dal lato della vendita, è emerso che il 64,2% delle famiglie romane che hanno venduto un immobile nel biennio in esame hanno fatto ricorso all’aiuto dell’agenzia immobiliare. Dal confronto con l’Indagine 2020 si registra un incremento decisamente rilevante, di ben 15,4 punti percentuali rispetto al biennio precedente.
Da un focus su come sia stata scelta l’agenzia a cui affidare l’immobile successivamente venduto è emerso che nel 25,7% dei casi la decisione è stata presa leggendo dei cartelloni pubblicitari; nel 24,3% delle situazioni si è optato per un’agenzia situata nella zona di residenza del venditore o comunque in quella di localizzazione dell’immobile venduto; nel 22,9% dei casi la scelta è stata orientata da spot televisivi e, infine, solo nel 7,1% dei casi tramite magazine/opuscoli distribuiti dall’agenzia.
Chiedendo poi un giudizio sui servizi ricevuti, è emerso che il 12,9% li ha giudicati insufficienti, il 35,7% quasi sufficienti, il 24,3% buoni, il 18,6% discreti e il restante 8,6% ottimi. A proposito delle motivazioni che hanno spinto il restante 36% dei venditori a scegliere canali alternativi all’agenzia, il 41% ha motivato la scelta per la provvigione troppo elevata; il 35,9% ha sostenuto che i servizi di assistenza e/o consulenza non fossero adeguati alle proprie esigenze; infine, il 23,1% si è dichiarato diffidente nei confronti della figura professionale dell’agente immobiliare.
Da un focus ulteriore su quanti hanno ritenuto i servizi di assistenza e/o consulenza scarsi è emersa la classifica ideale dei servizi che si sarebbe voluto ricevere: la percentuale maggiore -il 53,6%- va al servizio di ristrutturazione con realtà virtuale così da illustrare le potenzialità del bene; per il 31% sarebbe stato utile ricevere un supporto nell’individuazione di tecnici e operai per sanare eventuali irregolarità prima di immettere il bene sul mercato; infine, al 28,6%, avrebbe fatto piacere ricevere un servizio di home staging per arredare e presentare l’immobile al meglio.
Andando a indagare sui canali utilizzati per promuovere il bene venduto da parte delle famiglie residenti nella Capitale che non sono ricorse all’aiuto dell’agenzia immobiliare per effettuare la vendita è emerso che il 43,6% ha utilizzato il passa parola; il 28,6%, a parità di punteggio, i siti specializzati presenti su Internet e i social network; il 15,4%, sempre a parità di punteggio, le riviste specializzate e i cartelli vendesi.
Dall’Indagine 2022 su Roma si evince l’importanza attribuita alla valutazione dell’immobile sia nel caso della proposta in vendita che nel caso della ricerca. In particolare, il 68,3% di coloro che hanno acquistato si sono serviti di uno specialista per la valutazione e/o hanno valutato il bene da soli.
Andando ad analizzare nello specifico la modalità operativa prescelta per l’attribuzione del valore all’immobile, il 25,7% ha fatto ricorso all’agenzia immobiliare; il 23,4% ha stimato l’immobile da solo tramite programmi presenti su Internet; il 16,6% ha stimato l’immobile da solo sulla base di dati pubblicati nei listini ufficiali; infine, l’11% si è rivolto a un libero professionista abilitato. Inoltre, dalle percentuali è chiaro che molti acquirenti hanno utilizzato due o più canali per stimare il valore del bene da acquistare.
Infine, dall’analisi dell’offerta è emerso che ben l’87,2% delle famiglie romane ha fatto valutare l’immobile prima di immetterlo sul mercato. Esaminando da chi e come è stato valutato il bene venduto è emerso che il 33% ha stimato l’immobile da solo tramite programmi presenti su Internet; il 29,4% ha valutato l’immobile da solo sulla base di dati pubblicati da listini ufficiali; il 20,2% è ricorso alle agenzie immobiliari; infine, l’11% si è rivolto a liberi professionisti abilitati.