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Pnrr, 81% dei 108 miliardi destinati alle costruzioni è già “territorializzato”

Pnrr, 81% dei 108 miliardi destinati alle costruzioni è già “territorializzato”

Campania, Lombardia e Sicilia le regioni con più investimenti programmati

Di Tobia Zanotti
8 Aprile 2022

Rivoluzione verde, rigenerazione urbana, innovazione a livello infrastrutturale, sostenibilità. Sono questi alcuni degli obiettivi che l’Italia punta a raggiungere attraverso gli investimenti del PNRR. Una grande opportunità per proiettarsi nel futuro e che vede come protagonista la filiera delle Costruzioni.

Secondo gli ultimi dati Ance, dei 222,1 miliardi di euro previsti, ben 108 sono destinati proprio a questo settore. Se poi si pensa che l’81% di questi fondi (87,3 miliardi) sono già “territorializzati”, ovvero che è possibile individuare i territori nei quali le risorse europee produrranno occasioni per il mercato, il piano assume connotati sempre più concreti, specialmente in alcuni ambiti come l’edilizia scolastica, il recupero, la ristrutturazione e la ri-funzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie, delle aree pubbliche e delle smart cities.

Per gli operatori dell’edilizia e dell’impiantistica il PNRR può essere quel volano di sviluppo e innovazione che da anni viene invocato. Un’occasione di crescita che, per non essere sprecata, richiede preparazione e capacità di saper interpretare in anticipo le necessità del mercato.

Ma come sono divisi geograficamente gli investimenti del PNRR? Sud e Nord si dividono la quota più ampia. Al Mezzogiorno andranno, infatti, 37,3 miliardi di euro (43% del totale), mentre al Nord 36 miliardi (41%). Segue poi il Centro con risorse previste pari a 14 miliardi di euro(16%). A livello regionale, in cima c’è la Campania con 10,4 miliardi di euro (12%) seguita da Lombardia con 10 miliardi (11%), Sicilia con circa 8,4 miliardi (10%) e Veneto con 7,5 miliardi (9%). Molto simili i volumi di investimento di Lazio con 6,3 miliardi di euro (7%), Piemonte e Puglia (entrambe con 6 miliardi; 7%) ed Emilia-Romagna con 4,6 miliardi (5%). Tra le regioni del Centro, ammontano a quasi 2,5 miliardi di euro gli investimenti previsti nelle Marche (3%). Se veicolato nella maniera migliore, il piano potrà finalmente portare al rinnovamento del patrimonio infrastrutturale del Paese.

Per imprese e professionisti sarà fondamentale non perdere il treno del PNRR e della “nuova cultura del costruire”: il rischio sarebbe non solo mancare un’occasione di business, ma di non far conoscere al mercato le proprie soluzioni e non essere più al passo coi tempi di un settore in continua trasformazione.

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