Momento d’oro per il crowdfunding immobiliare. A dispetto dell’equity crowdfunding o del lending crowdfunding che stanno attraversando un momento di crisi, la raccolta di capitali dedicati al finanziamento di progetti immobiliari sembra muoversi con il vento in poppa grazie agli alti rendimenti offerti con un arco temporale contenuto.
E’ quanto emerso dall’analisi condotta dalla School of management del Politecnico di Milano secondo cui l’industria del real estate crowdfunding negli ultimi 12 mesi è stata fondamentale nel sostenere il mercato del crowdinvesting in Italia.
“Tipicamente si tratta di progetti di breve-medio termine che mirano a riqualificare, o realizzare ex novo, e successivamente cedere proprietà immobiliari”, spiegano gli esperti del Politecnico secondo cui il crowdfunding ha un importante ruolo di acceleratore nel finanziamento iniziale grazie alla rapidità di raccolta e all’assenza di garanzie reali.
I progetti finanziati nell’ultimo anno in questo comparto hanno raccolto 191,56 milioni di euro, +7,2% rispetto al periodo precedente. Viaggia a buon ritmo la parte dei progetti lending (143,41 milioni, +20,9%) mentre ha sofferto quella relativa ai progetti equity (48,15 milioni, -14,7%).
E nel primo semestre 2024 questo comparto ha fatto registrare il record storico di raccolta. Il rendimento medio annuale offerto si è mantenuto stabile nel primo semestre 2024 al 13,22% per le offerte equity ed è invece leggermente salito per le offerte lending (10,01%).
Sul fronte delle piattaforme attive nel comparto del crowdfunding immobiliare, secondo le rilevazioni del PoliMi, a fine giugno erano operative in Italia 15 piattaforme verticalizzate sul real estate: Bildap, Bridge Asset, BuildBull (nuovo operatore), Concrete Investing, Demetra Lending, Isicrowd, Leone Investments, MyReStartup, Prepay, Recrowd, Rendimento Etico, Trusters, UpsideTown, Walliance e Yeldo Crowd. L’anno scorso erano state censite 10 piattaforme equity e 17 lending.