Un miliardo di euro di investimenti e una razionalizzazione dell’utilizzo degli asset per abbattere le locazioni passive di 70 milioni di euro. Risparmi che arriveranno a 147 milioni di euro all’anno a partire dal 2027. Sono i dati emersi dal rapporto 2024 dell’Agenzia del Demanio relativi ai 44.000 immobili in gestione per un valore di 62,8 miliardi di euro.
“L’utenza e la collettività sono al centro della nostra azione. Investiamo nella riqualificazione degli immobili poco o male utilizzati per soddisfare i fabbisogni delle pubbliche amministrazioni, abbattere la spesa pubblica di locazioni passive”, spiega il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Pianifichiamo gli interventi in sinergia con le Istituzioni dei territori alla luce delle loro peculiarità, per aprire gli immobili pubblici al cittadino, fornire nuovi servizi e rispondere alle esigenze abitative di famiglie, giovani e anziani”.
Per raggiungere questi obiettivi, nel 2021 l’ente ha avviato interventi di rifunzionalizzazione e riuso di immobili per circa 2,5 miliardi di euro. Il Piano degli Investimenti Immobiliari 2024-2026 prevede invece l’avvio di nuove operazioni per un miliardo di euro (di cui 490 milioni nell’anno in corso) al quale si aggiungono 1,2 miliardi provenienti da fondi di altre amministrazioni, per un totale di 4,7 miliardi di euro.
Più nel dettaglio, secondo i dati presentati nel rapporto, a gennaio 2024 il numero di interventi sugli asset gestiti dall’Agenzia è aumentato del 47% rispetto al giugno 2021 passando da 384 a 566. Mentre il valore degli investimenti è cresciuto del 153% (da 1,4 a 3,5 miliardi di euro). L’incremento è ancora più significativo per gli interventi finanziati anche con risorse fornite da altre amministrazioni statali per le quali l’Agenzia del Demanio opera come stazione appaltante: in due anni e mezzo, tra giugno 2021 e gennaio 2024, si è passati infatti da 15 a 82 interventi (+ 447%) con una crescita del valore degli investimenti del 212% (da 379 milioni di euro a 1,1 miliardo di euro).
“Invitiamo gli investitori legati ai territori, ma anche player nazionali e internazionali, a condividere una nuova visione, dove lo scopo sociale, ambientale e culturale assume un valore per l’investimento”, aggiunge Dal Verme. “Stiamo sviluppando partenariati di innovazione sociale e culturale, strumenti finanziari e concessori per creare valore e sviluppo attraverso il patrimonio immobiliare pubblico. Per questo dobbiamo costruire una rete di consenso sui progetti dando certezza alle potenzialità di sviluppo e alla profittabilità economica e sociale”.
Molte, le grandi operazioni messe in atto dal Demanio per il riuso di immobili pubblici. Tra queste: la realizzazione del Parco della Giustizia di Bari, che prevede la rigenerazione di uno spazio di 15 ettari e la sua trasformazione in un polo giudiziario per riunire i tribunali all’interno di un parco urbano, per un investimento di oltre 405 milioni di euro; la trasformazione dell’ex carcere di Perugia da luogo di pena in cittadella della giustizia, con un investimento di circa 156 milioni di euro; il recupero della Manifattura Tabacchi di Torino, che restituirà alla città un complesso storico trasformandolo in un polo culturale grazie a un investimento di circa 130 milioni di euro; la trasformazione in una green city per la salute, la ricerca e la formazione sostenibile del compendio di Tor Vergata a Roma, di cui una prima parte sarà operativa già in occasione delle celebrazioni del Giubileo del 2025 e potrà accogliere oltre 20.000 persone.