Un nuovo fondo, denominato ‘Retail&Leisure’, destinato al rilancio industriale di asset immobiliari a destinazione retail, turistica e logistica: lo lancia Pillarstone, che opererà anche in qualità di gestore industriale, attarverso un supporto manageriale e finanziario. A darne annuncio Gaudenzio Bonaldo Gregori, Country manager di Pillarstone, specificando che la dotazione iniziale del fondo è di oltre 250 milioni di euro (Gross Book Value) e riguarda ad oggi 10 asset localizzati su tutto il territorio nazionale per un totale di 200.000 mq di Gla. Partner industriale della piattaforma è Promos, società leader in Italia nella promozione e gestione di strutture commerciali che crea e gestisce destinazioni di shopping multifunzionali.
“Abbiamo lanciato – spiega – una nuova iniziativa: il Retail&Leisure Fund, che conserva il medesimo approccio di tutte le nostre altre operazioni. Siamo un player focalizzato su special situation con l’obiettivo di fornire finanza e supporto a situazioni che sono in temporanea difficoltà. E’ la prima volta che ci rivolgiamo al mondo del real estate”. Ad oggi, infatti, Pillarstone, ha lanciato iniziative nei settori Corporate, Shipping e Parchi Divertimento per un valore totale di oltre 2,5 miliardi di euro.
Ma come funziona? “C’è una situazione che, al ‘giorno 1’, non è ottimale per colpa, ad esempio, di una leva troppo alta. La società non ha i mezzi finanziari e si trova in una fase di stallo, dove l’accesso ai capitali è molto complicato. Noi mettiamo a disposizione nuova finanza. parliamo principalmente di centri commerciali, ma guardiamo anche a hotel e a infrastrutture turistiche e logistiche. Una parte più marginale riguarda i centri direzionali. Si tratta di situazioni nelle quali pensiamo di portare valore aggiunto con un piano di investimento finalizzato a riportare i centri in una posizione di mercato diversa e con performance diverse. Abbiamo un GBV di circa 250 milioni composto da 10 asset. I primi cinque sono poco meno dell’80% del portafoglio e dunque dominanti. Da un punto di vusta geografico siamo distribuiti tra centro, nord est e nord ovest. Un 16% dell’esposizione è a Roma Sud. Ad oggi il fondo è prevalentemente rappresentato da shopping center, ma nella nostra pipeline stiamo guardano ad alberghi, strtture turistiche e logistiche”.
Per creare valore, “abbiamo individuato piani per ciascuno degli shopping center molto specifici, con mix diversi di azioni che prevedono in molto casi un revamping che va a riqualificare lo shopping mall da un punto di vista estetico. Su molti pensiamo di andare a creare nuove aree e rivedere completamente il lay out. Abbiamo piani per ripensare anche il modello di offerta, in relazione al mix di spazi, ma anche di tenant. Infine, per alcuni pensiamo a una revisione strategica, spingendo più verso il concetto di leisure che non di shopping. Significa potenziamento di food court, creazione di servizi aggiuntivi, avvicinandoli a quello che a nostro avviso è un modello più evoluto. I punti vendita sono più legati a catene, retail, networ; la food court rappresenta anche una modalità di diversificazione. A questo si aggiungono servizi sanitari, laboratori di analisi: una piazza più moderna”.
Il fondo si rivolgerà ai tenant dei centri commerciali “come poteziali clienti di 10 centri commerciali per 300mila mq complessivi. In questo senso, riusciamo a creare sinergie di scala, offrendo brand ambiti per creare attrazione anche per centri commerciali dove stand alone non andrebbero”.
Pillastrone metterà a disposizione finanza e competenze, anche gestionali, “che abbiamo in house e sono nel nostro dna” sottolinea Bonaldo Gregori. “Dove è possibile gestiremo in continuità, viceversa andremo a prendere il controllo convertendo parte dei crediti in equity. Faremo tutto quel che serve focalizzandoci sul piano di turnaround”
Si tratta di un fondo anche per apporto: parte con due istituti di credito primari e “aumenterà. Ci aspettiamo che possa raddoppiare in tempi ragionevolmente veloci di misura”. Gli attuali proprietari degli shopping mall sono rappresentati da un mix di fondi, imprenditori, famiglie e banche.