Focus su proptech e living per Svicom nel 2024, nella convinzione che il mixed use sarà sempre più una risposta all’evoluzione delle richieste del mercato e della società. Lo spiega Letizia Cantini, General Manager di Svicom, società benefit di consulenza per la gestione e la valorizzazione immobiliare, che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 17 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente.
Avete prediletto un mixed use dei vari asset. Quale sta cambiando più velocemente?
“Sicuramente il retail e il living sono le asset class più dinamiche e più resilienti in questo momento storico. Entrambe hanno ‘preso’ dalle altre asset class e stanno vivendo sempre più secondo la logica di bene misto. Si sta assistendo nell’asst living a un proliferare di tante funzioni intorno all’abitare rappresentate da servizi, uffici e retail. Nel reatil, da tanti anni a questa parte, ma soprattutto nell’ultimo periodo, si è vista una diversificazione delle funzioni anche in funzione delle amenities utilizzabili a servizio degli avventori e dei consumatori day by day”.
Che ruolo ha la tecnologia in termini di facilitatore e acceleratore dei servizi?
“La tecnologia sicuramente velocizza la possibilità di consumo di un immobile, perché permette all’avventore, a chi risiede e a chi ci lavora di avere a portata di mano tutto ciò che il building può offrire in termini di strumenti e servizi nelle amenities. Inoltre, la key person relativamente a quello che sono i costi e il rendimento può avere a portata di mano on time che cosa sta accadendo in termini di ingressi, flussi, piuttosto che di occupancy di un immobile”.
Dal vostro osservatorio, vista la carenza di soluzioni abitative a Milano, quel direzione si prenderà nei prossimi anni?
“Su Milano sono tanti i contenitori utili sia alla rigenerazione, sia alla visione promiscua di questa rigenerazione dove il build to rent può essere sicuramente una chiave, ma anche l’ibridazione di tante funzione che possono dare chiaramente una stabilità all’investimento. La componente servizi, quella retail insieme a quella office sono tre ancore importanti della valorizzazione di un prodotto immobiliare che, dall’avere rivestito un ruolo in quel territorio, si propone per il futuro con un altro ruolo e con contenuti diversi”.
Intanto il 2023 ha raggiunto un giro d’affari record
“Rispetto al 2020 si evidenzia un +80% di fatturato. Abbiamo chiuso l’anno a 17 milioni in crescita rispetto allo scorso anno del 18% circa e siamo cresciuti molto anche in termini di portafoglio under management con un incremento del 38%. Anche la forza lavoro, che poi è il nostro principale asset, è aumentata del 20%. Un anno che ci ha visti consolidare nella gestione di tutte le asset class e che ci ha visti iniziare questo 2024 con la gestione dell’asset class living attraverso due nuovi importanti mandati: di un fondo immobiliare e di un bulding a Roma, a Porta dei Leoni”.
Prima proptech in Italia nel real estate. Cosa ha significato?
“Il nostro essere stati prima degli altri una proptech, l’avere creduto nella digitalizzazione, nella efficienza del processo di gestione industriale del bulding è stata sicuramente una chiave di successo per portare efficienza in azienda, ma anche nel nostro modello di gestione applicato all’immobile. Il digitale è una componente importante oggi della gestione di un immobile perché è il misuratore proncipale del suo essere sostenibile e lo strumento principale per rendere efficace ai nostri landlord e occupier gli indici di rendimento e di costo di un bene”.
Il portfolio gestito a marzo 2024 è composto da 180 asset. Il retail resta il core business di Svicom e rappresenta l’80% degli asset, mentre il restante 20% riguarda uffici, mixed-use e industrial. La società ha recentemente acquisito la gestione del centro commerciale Fiordaliso (area milanese) e della Galleria Alberto Sordi (Roma); nel segmento Office, ha ricevuto l’incarico come property e facility manager di Park West (35mila mq a Milano). Nel 2024 punta sul Living: a inizio 2024 ha ottenuto due mandati (28 immobili in Abruzzo e il complesso residenziale Porta dei Leoni a Roma) e vuole concentrarsi nell’amministrazione di concomini di fascia alta con destinazioni mixed-use.