I prezzi delle case a livello globale sono cresciuti del 3% nei primi sei mesi del 2023, in lieve rialzo rispetto al +2,9% registrato alla fine del primo trimestre. E’ quanto emerso dall’ultimo Global House Price Index calcolato da Knight Frank che misura l’andamento del mercato immobiliare in 56 paesi del mondo, e il Global Residential Cities Index, che prende in esame questi dati in 100 città. “La ripresa del mercato è timida, ed è influenzata dall’aumento dei tassi di interesse, che stanno per raggiungere il proprio picco”, spiegano gli esperti di Knight Frank. “I prezzi, infatti, sono calati notevolmente rispetto al +10% del 2022, e il dato del 3% registrato in questo trimestre è ancora più basso rispetto al 2015, anno della crisi del debito europeo”.
Secondo le previsioni di Knight Frank, ci vorrà del tempo prima che la crescita dei prezzi delle abitazioni torni a regime. Una delle conseguenze dell’aumento dei tassi d’interesse è stata infatti un ampio calo degli investimenti nell’edilizia abitativa, impatto che si rivela in maniera decisa nel mercato degli affitti, con canoni che sono aumentati di tre volte tanto rispetto ai prezzi pre-pandemia, secondo il Prime Global Rental Index.
In testa al Global House Price Index si è posizionata la Turchia, i cui valori degli immobili in vendita sono aumentati del 96% in un anno, per via dell’inflazione all’interno del Paese. Segue la Lituania, con un incremento del 15,3%, Croazia e Grecia a pari merito (14%) e la Macedonia (12,9%). Corea del Sud, Svezia, Finlandia, Nuova Zelanda e Hong Kong hanno sperimentato invece un calo dei prezzi degli immobili, con dati che oscillano dal 12,8% all’’8,7% nell’ultimo anno. Gli investimenti immobiliari hanno subito un forte calo anche negli Stati Uniti e in Canada, rispettivamente al 35esimo e al 48esimo posto della classifica del Global House Price Index.
L’Italia si è posizionata al 33esimo posto nella classifica del Global House Price Index, registrando un incremento dei prezzi del 2% nel 2023, dato positivo rispetto allo 0,7% dell’anno precedente. Per quanto riguarda le principali città italiane, il Global Residential City Index ha riportato incrementi su Milano – i prezzi degli immobili sono aumentati del 3,8% rispetto all’ultimo anno – e Torino, con un lieve incremento dello 0,4% negli ultimi 12 mesi; in calo invece Roma (-0,2%).
“Il picco dei tassi di interesse previsto coincide con le buone previsioni delle condizioni del mercato immobiliare in alcuni territori chiave a livello globale. Gli effetti dell’inasprimento dei tassi devono ancora farsi sentire e un miglioramento sostanziale a livello generale, assieme alla crescita dei prezzi è ancora lontano. Il futuro sarà caratterizzato da un’offerta in calo e una domanda in aumento, che determineranno un rialzo sui prezzi a partire dalla fine del 2024 e oltre”, spiega Liam Bailey, responsabile del dipartimento di Ricerca di Knight Frank.