Con la firma della convenzione urbanistica tra il Comune di Milano e Axa Im Alts lo scorso 28 febbraio prende il via il progetto firmato dallo Studio Marco Piva del masterplan di via dei Rospigliosi e del complesso residenziale Syre. Un primo importante passo verso la riqualificazione del quartiere milanese di San Siro, che prevede che gli interventi edilizi vengano realizzati per i giochi olimpici invernali Milano -Cortina 2026, mentre la commercializzazione delle nuove unità immobiliari è già in corso, gestita da AbitareCo.

Il contesto territoriale in cui il progetto si inserisce è caratterizzato da un panorama architettonico disorganico seppur collocato in un ‘disegno urbanistico’ che appare ancor oggi evidente. L’area di riferimento è contraddistinta da due luoghi simbolo dello sport milanese: lo stadio e l’Ippodromo con tutte le attività connesse. Tra i due, l’area di progetto di forma triangolare, si estende sul lato Nord da Piazza Axum lungo il grande asse verde di via dei Rospigliosi fino ad una piccola piazza nelle dirette vicinanze della fermata della metropolitana M5 di San Siro Ippodromo.

Quella che doveva essere la ‘città giardino’ e che invece è stata per anni abbandonata, prende ora vita e prevede la realizzazione di tre complessi a funzione residenziale, due per edilizia libera e uno per edilizia sociale, per un totale di circa 22.500 mq di SL. Gli edifici preesistenti nel lotto, principalmente stalle e ricoveri per i cavalli impiegati un tempo nelle gare organizzate nel vicino Trotter, erano fatiscenti e coperti da tetti realizzati in lastre di amianto. Le strutture architettoniche di edilizia residenziale libera in cuiè collocato il complesso residenziale Syre, ospiteranno circa 123 appartamenti e sono articolate per restituire un paesaggio ordinato, dall’impianto non invasivo, misurato e di pregio per forme, materiali e finiture.

Lungo via Dei Rospigliosi verrà realizzata la parte predominante dell’edilizia residenziale: un edificio costituito da 8 piani fuori terra, arretrato e protetto, rispetto al viale prospicente, da un filare di alberature di nuova generazione. Si tratterà di un edificio caratterizzato da un importante impianto di balconi e terrazze di diverse forme e dimensioni. Tale volume creerà una continuità architettonicacon il fronte edilizio esistente. In testa a questo edificio, su Largo Pessano, una sezione a torre si eleverà sino a raggiungere 22 piani di altezza. La torre è stata concepita nella sua forma originale come un ‘organismo vegetale’ che si estende in altezza in un moto di rotazione. Questa struttura snella e dalle forme morbide, caratterizzerà l’intero intervento, proponendosi quale elemento iconico e si affaccerà su una piazza di nuova realizzazione, attrezzata e scenografica.

“Il progetto Syre – spiega Marco Piva – nasce dal presupposto di dare un’anima ad un’area disomogenea e abbandonata di Milano. Partendo dal territorio e dalla sua storia, si configura in organismi architettonici di ultima generazione, concepiti per creare un rapporto osmotico tra la città e il paesaggio, tra interni ed esterni, tra dimensione pubblica e intimità domestica. Rigenerare non è solo estetica, ma un atto di responsabilità verso le generazioni future e il nostro territorio. Il progetto architettonico e il progetto di landscaping sono stati sviluppati armonicamente al fine di definire un nuovo contesto residenziale, capace di rapportarsi ad un rinnovato concetto di vita urbana”. Il tessuto urbano viene dunque reinterpretato e riportato “alla logica del quartiere, secondo il concetto di ‘Green Wave’ – sottolinea Piva – che da tempo perseguo nei miei progetti: un modello abitativo che ha l’obiettivo di reinterpretare gli spazi esterni in funzione delle nuove esigenze contemporanee, predisponendoli come veri e propri luoghi di socialità urbana”.