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Oice, a febbraio 562 bandi di ingegneria e architettura (+51,5% sul 2022)

Oice, a febbraio 562 bandi di ingegneria e architettura (+51,5% sul 2022)

Di Tobia Zanotti
8 Marzo 2023

Riprendono a pieno ritmo le gare di ingegneria e architettura. Con 562 bandi per 241 milioni di euro, nel mese di febbraio il loro numero è salito del 51,5% rispetto a. un anno prima mentre il valore ha messo a segno un incremento del 28,2%. Sono i numeri elaborati dall’Oice, l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura secondo cui i dati risultano positivi anche se raffrontati con il mese di gennaio 2023. In questo caso il numero è salito del 91,2% e il valore del 16,6%.

Nel primo bimestre del 2023 per servizi di architettura e ingegneria sono stati pubblicati 856 bandi con un valore di 447,8 milioni di euro, +37,8% in numero e +68,8% in valore sui primi due mesi del 2022, un dato trainato da 532 bandi per interventi Pnrr. L’aumento dei bandi e del valore è dovuto anche al rilevante numero di concorsi di idee e di progettazione pubblicati nel mese di febbraio, dovuto alla scadenza, già prorogata dal decretolegge “Aiuti-bis” dal 5 agosto 2022 al 18 febbraio 2023, per l’impegno delle risorse previste dal Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale, di cui l’omonima Agenzia, la cui dotazione è pari a 161,5 milioni di cui potranno beneficiare soprattutto gli enti locali.

“A febbraio abbiamo numeri ancora di rilievo e positivi”, spiega Giorgio Lupoi, presidente dell’Oice, a commento dei dati dell’osservatorio, “con la novità del boom dei bandi per concorsi di progettazione. Notiamo come alcune amministrazioni, soprattutto quelle che ricorrono massicciamente ad accordi quadro e appalti integrati, pubblichino in un arco molto breve numerosi ed impegnativi bandi di gara, con l’effetto di determinare una rarefazione della partecipazione, soprattutto nel caso degli appalti integrati, come ha anche sottolineato di recente l’Ance. In generale, comunque, il volume della domanda pubblica si pone su livelli alti, come mai avvenuto nelle nostre serie storiche di dati. Sarà interessante verificare nei prossimi mesi quale sarà l’andamento, anche in relazione allo spostamento degli incarichi del Pnrr su fasi successive e sull’esecuzione dei lavori. In prospettiva il profilo che desta maggiore preoccupazione rimane quello delle regole e quindi del nuovo codice dei contratti, che ignora proprio quella disciplina che oggi viene applicata per affidare progetti, direzione lavori e collaudi”.

Secondo Lupoi, il Parlamento ha fornito al Governo importanti indicazioni, con una maggiore sensibilità e attenzione al nostro settore, penalizzato da una bozza di codice che ha abbandonato la centralità del progetto esecutivo e ha colpevolmente dimenticato l’intera disciplina sugli affidamenti e sull’aggiudicazione delle procedure oggi prevista nella linea guida Anac 1/2016 (l’unica non trasfusa nel nuovo codice!) e prima ancora dal dpr 207/2010.

“Bisogna intervenire su veri e propri vuoti normativi, frutto probabilmente anche della scarsa presenza di tecnici nella Commissione speciale che ha lavorato al nuovo codice: dall’assenza di disciplina sulla responsabilità del progettista e sulle relative copertura assicurative, alla disciplina del subappalto e a quella dei compensi”, aggiunge il presidente dell’Oice. “Pur comprendendo che il tempo è tiranno e che la scadenza di fine marzo si avvicina, riteniamo che vi sia ancora spazio per colmare questo vulnus, seguendo le indicazioni del Parlamento, così da assicurare ai Rup un minimo e certo, nonché collaudato, schema di regole. I tempi ci sono, chiediamo che ci sia anche la volontà di farlo, senza pericolosi rinvii a probabili se non certi decreti correttivi. In assenza di ciò il rischio non sarà il blocco della firma da parte dei Rup, orfani di regole, ma il blocco del mercato”.

Dopo che nell’intero 2022 l’osservatorio ha censito 2.686 gare per tutti i servizi tecnici e appalti integrati per interventi a valere su risorse del Pnrr e del Pnc, per un importo dei servizi di 3.571,3 milioni riferibili a 45.043,8 milioni di lavori, nel primo bimestre 2023 le gare censite sono state 532, con un valore dei lavori di 5.313,3 milioni e dei servizi di 167,4 milioni.

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