Il rialzo dei tassi di interesse fa crollare la domanda di mutui negli Stati Uniti. Secondo l’indice della Mortgage Bankers Association le richieste nell’ultima settimana sono diminuite del 7,7% rispetto alla settimana precedente, con il tasso d’interesse medio del mutuo trentennale a tasso fisso salito dal 6,18%, il livello più basso da settembre, al 6,39%; un anno prima, il tasso era al 4,05%. Le richieste di un mutuo per comprare casa sono diminuite del 6% rispetto alla settimana precedente e sono risultate in calo del 43% rispetto a un anno prima. Il numero di richieste di mutui nel 2022 è stato il più basso dal 1996.
In controtendenza, invece, l’andamento della fiducia dei costruttori statunitensi di case aumentata a febbraio per il secondo mese consecutivo, dopo dodici mesi di cali dovuti alle difficoltà nel reperire i materiali e all’aumento del costo dei mutui.
Dopo aver toccato, a novembre (31 punti), i minimi dal 2012, escludendo due mesi primaverili del 2020, l’indice di riferimento della National Home Builders Association (Nahb) è salito da 35 a 42 punti, contro attese per un rialzo a 37. Nel novembre del 2020, era stato toccato il record a 90 punti. Un dato sopra i 50 punti indica che le condizioni sono considerate buone dalla maggior parte dei costruttori; al contrario, le condizioni sono considerate difficili.