Partirà il 23 gennaio per concludersi il 17 febbraio il periodo per aderire all’Opa lanciata da Nova su da DeA Capital. La Consob ha dato il semaforo verde al documento di offerta che stabilisce un valore di 1,5 euro per azione sul 32,156% della società, vale a dire l’intero capitale a eccezione delle azioni proprie e del 67,062% detenuto da De Agostini Spa, che controlla anche Nova.
L’operazione, che mira al delisting della società, potrebbe comportare un investimento massimo poco al di sotto dei 130 milioni di euro da parte di De Agostini Spa nel caso di adesione da parte di tutti i detentori di azioni Dea Capital.
La società oggetto di Opa controlla a sua volta due importanti veicoli di investimento ovvero la Sgr Dea Capital Alternative Funds guidata da Gianandrea Perco e la società di gestione del risparmio, Dea Capital Real Estate al cui vertice è seduto Emanuele Caniggia.
Il delisting della società, secondo le intenzioni del gruppo De Agostini, sarebbe legato alla scarsità dei volumi trattati ogni giorno sul titolo che non giustificano più costi di struttura e amministrativi legati alla presenza a Piazza Affari. Oltre a questo, l’uscita della società dalla Borsa consentirebbe una maggiore flessibilità operativa aumentando la redditività potenziale del business.