Il previsto aumento dei tassi da parte della Bce, nei prossimi mesi, dovrebbe ridurre la forbice fra tassi fissi e variabili dei mutui, salita significativamente negli ultimi tempi. E’ quanto sottolineato da Mutuionline nell’ultimo report sull’andamento dei finanziamenti ipotecari del mese di maggio.
Secondo gli esperti, il tasso Irs a 10 anni è passato, rispetto all’ultima rilevazione di aprile, da 1,51% a 1,78%, a 20 anni da 1,56% a 1,84% e a 30 anni da 1,31% a 1,57%, mentre l’Euribor e’ ancora negativo: a 1 mese si attesta sul -0,55%, a 3 mesi sul -0,39%. In questo nuovo assetto, aumenta significativamente la forbice dello spread tra fisso e variabile. Se si guarda il Tan medio variabile registrato su MutuiOnline.it ad aprile 2022 e’ 1,08% (il migliore e’ 0,22%), mentre il Tan medio fisso e’ 2,24% (il migliore e’ 1,45%).
“Questa situazione di spread alti non è destinata a durare a lungo considerate le dichiarazioni della Presidente della Bce Christine Lagarde, che prevedono un aumento del costo del denaro a partire da luglio”, hanno sottolineato gli analisti di Mutuionline.
Intanto, i mutui acquisto prima casa nel 2022 hanno toccato il massimo dal 2010, soprattutto in questo trimestre dove più di 3 mutui su 4 sono richiesti per questa finalità. Ai minimi le richieste di surroga, “anche se può essere ancora particolarmente conveniente cambiare il mutuo passando da un tasso variabile a un tasso fisso visti gli annunci della Bce sugli aumenti dell’Euribor in programma quest’estate” hanno aggiunto da Mutuionline.