In un mondo in cui sempre più aziende sposano pratiche di sostenibilità e si impegnano a raggiungere obiettivi globali di riduzione di carbonio, la riduzione delle emissioni dei loro spazi per uffici è diventata un obiettivo essenziale. Le società sono più che mai propense a scegliere uno spazio in base a metriche di sostenibilità come l’impronta di carbonio, il che significa che i proprietari che investono in innovazioni che riducono il carbonio potrebbero beneficiare di tassi di occupazione e valutazioni delle proprietà più elevati.
La domanda di edifici a zero emissioni sta aumentando rapidamente e non c’è abbastanza capitale nuovo. Il 70% delle organizzazioni sarebbe infatti disposta ad affrontare maggiori costi di locazione o di acquisto per edifici sostenibili e i proprietari devono trovare soluzioni alternative per sviluppare nuovi spazi e stare al passo con una domanda in rapida crescita. La rigenerazione di edifici esistenti il così detto retrofitting si impone dunque come soluzione alla crescente domanda di immobili a basso impatto ambientale.
I cambiamenti legislativi in arrivo nell’UE stabiliranno dei percorsi per ridurre le emissioni complessive del 55% entro il 2030 e introdurranno sanzioni per le inadempienze, mettendo più pressione sulle aziende affinché affrontino l’impatto del carbonio degli spazi dei loro uffici. Nel frattempo, le crescenti richieste di sostenibilità da parte dei consumatori e dei partner aziendali determinano l’apprezzamento da parte degli investitori di quelle aziende con un piano chiaro per migliorare il loro impatto.
Rinnovare gli immobili esistenti – la maggior parte dei quali sono inefficienti dal punto di vista energetico – è fondamentale per creare gli spazi sostenibili. Anche se gli edifici di nuova costruzione possono essere progettati per emettere durante la loro gestione zero emissioni di carbonio, le emissioni generate durante la realizzazione di un intero nuovo sviluppo – conosciute come il carbonio intrinseco del processo – spesso raggiungono il 20-50% delle emissioni di un edificio nel corso della sua vita, e sono nettamente maggiori delle emissioni generate dal retrofit di una struttura già esistente.
Le innovazioni che abbassano la carbon footprint
Migliorando l’efficienza energetica e l’utilizzo dello spazio attraverso la progettazione, i materiali sostenibili e le tecnologie più efficienti, il retrofit riduce il carbonio prodotto riducendo di conseguenza anche i costi della struttura.
Ridurre l’uso delle fonti di energia tradizionali è un modo essenziale per diminuire le emissioni di carbonio. Una nuova tecnica che sta entrando sul mercato del real estate è l’uso di pannelli di vetro integrati a celle solari che possono essere usati per le facciate e le finestre, in grado di creare una superficie capace di convertire la luce del sole in energia pulita per l’edificio. Questo non solo riduce le emissioni derivanti dall’accesso all’energia, ma può ridurre i costi energetici complessivi generando l’elettricità di cui l’edificio ha bisogno per funzionare.
L‘aumento dei costi energetici e la crescente domanda di sostenibilità hanno spinto lo sviluppo di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico per i sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata(HVAC). L’adeguamento di un vecchio sistema HVAC può migliorare drasticamente l’efficienza e ridurre i suoi costi operativi, che altrimenti possono arrivare fino al 40% del consumo energetico complessivo.
Tuttavia, mentre le innovazioni che decarbonizzano le operazioni di un immobile sono vitali, il carbonio intrinseco – emesso dalla produzione, dal trasporto e dallo smaltimento di questi nuovi materiali – può rimanere un contributo significativo all’impronta di carbonio complessiva. Dato che sempre più aziende si impegnano a migliorare la sostenibilità nelle loro catene di approvvigionamento, calcolare il carbonio intrinseco nei materiali e nei servizi che usano diventerà fondamentale per molte organizzazioni se si vogliono raggiungere emissioni di carbonio veramente nette. Fare uso di materiali che durante la loro produzione assorbono (piuttosto che emettere) carbonio ambientale può aiutare a compensare le emissioni, riducendo l’impronta di carbonio. Oggi, il micelio e alcune bioplastiche sono utilizzati nella creazione di questi materiali che assorbono il carbonio per moquette, elementi isolanti e arredi.
Alcuni produttori realizzano materiali che possono essere restituiti alla fine del loro ciclo di vita per essere riconvertiti in nuovi prodotti. Tali prodotti “cradle-to-cradle” hanno meno carbonio intrinseco e possono migliorare significativamente l’impronta di un progetto di ristrutturazione, insieme a pratiche di smaltimento a basso contenuto di carbonio come il riutilizzo o il riciclaggio dei vecchi materiali nello spazio.
Un’altra tecnica interessante è la tecnologia digital twin. Un software che crea una replica virtuale – o gemello digitale – di un edificio può fare uso di dati relativi alle operazioni edilizie e alle condizioni ambientali per simulare scenari che migliorano l’efficienza energetica e il carbonio. Questi gemelli digitali possono anche modellare i costi e i benefici in termini di impronta di carbonio di diversi progetti di ristrutturazione, tracciare il carbonio intrinseco di diversi materiali e ottimizzare i processi di costruzione per ridurre ulteriormente l’impronta ambientale.
Anche il design può ottimizzare l’investimento in termini di riduzione del carbonio tenendo in considerazione in che modo i diversi elementi di uno spazio possano interagire meglio al fine di migliorare la sostenibilità complessiva. L’installazione di pannelli solari dove l’esposizione alla luce è massimizzata, per esempio, può ridurre l’uso di energia per l’illuminazione limitando i costi di ristrutturazione. Di conseguenza, è fondamentale che la riduzione al minimo dei rifiuti e del carbonio sia integrata nei principi di progettazione di una ristrutturazione in quanto questo consentirebbe di ridurre le emissioni globali di carbonio fino al 18% entro il 2050.
“Man mano che le aziende, gli investitori e i proprietari adottano strategie più rispettose del pianeta, l’adeguamento degli immobili alla sostenibilità diventerà sempre più cruciale – non solo per ridurre i rischi e attrarre investimenti, ma per dare forma ad un ambiente costruito che possa sostenere le persone a lungo nel futuro” commenta Philippe Sourdois, Managing Director di Tétris Italia. “Il retrofit si presenta come una soluzione molto più efficiente, non solo per soddisfare la domanda del mercato, ma per rendere quello che abbiamo più utilizzabile e longevo”.