Gli italiani vogliono vivere nei quartieri dove ci sono esercizi di prossimità perché rafforzano le comunità, fanno sentire più sicure le persone e fanno crescere il valore delle abitazioni. È quanto emerso da un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Swg nell’ambito del progetto Cities, che si occupa di contrasto alla desertificazione commerciale nelle città italiane e di sviluppo del valore sociale delle economie di prossimità.
“Anche nell’era digitale i negozi di vicinato sono insostituibili. Rendono le città più vivibili, più attrattive e più sicure. È necessario, però, contrastare la desertificazione che sta facendo scomparire molte attività commerciali. Occorre incentivare l’innovazione e sostenere la riqualificazione urbana attraverso un miglior utilizzo dei fondi europei”, dichiara il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
Secondo i risultati dell’indagine, la presenza di esercizi commerciali nel luogo in cui si vive rappresenta l’elemento più importante nella scelta del quartiere in cui vivere, ancora di più rispetto alla presenza di spazi verdi e di servizi pubblici, come scuole, ospedali, centri sportivi. Questo vale perr l’88% degli intervistati, mentre solo una persona su 10 preferisce vivere in una zona esclusivamente residenziale, senza servizi di prossimità. Molto significativi anche gli effetti della presenza dei negozi sui valori immobiliari: secondo i dati dell’inchiesta, uno stesso immobile potrebbe vedere crescere il proprio valore almeno del 20% quando collocato in una zona residenziale con molti negozi di prossimità, mentre in un quartiere dove sono in corso fenomeni di desertificazione commerciale potrebbe perderne il 15%, con un differenziale complessivo, quindi, di oltre un terzo.