“Serve una nuova stagione del pubblico a Milano. Possiamo mettere a disposizione nuove aree ma anche fondi. Una nuova stagione della pubblica amministrazione che deve rafforzare la sua governance e creare condizioni favorevoli per il privato. Una nuova stagione di collaborazione pubblico-privato con finanza pubblica”. Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, lancia la proposta in occasione della presentazione del Secondo Rapporto sul mercato immobiliare 2024 di Nomisma a Milano. Non si esime dall’affrontare il ‘caso Milano’, senza poter entrare ovviamente nel merito, nelle more dell’iter giudiziario, con l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano su presunti abusi. “Vorrei essere in Parlamento in questi giorni per partecipare alle discussioni. Sono rimasti quattro ed emendamenti”, dice riferendosi al ‘Salva Milano’, un pacchetto di emendamenti nel più ampio decreto ‘Salva Casa’.
“Si tratta di una situazione molto complicata, ma speriamo che esca un testo in grado di aiutare. Il punto centrale è il fatto che la rigenerazione urbana non è fattibile senza un quadro di riferimento preciso. Il caso di Milano lo dimostra, poiché mette in discussione anche la pianificazione regionale e comunale. In Italia non abbiamo una legge organica sull’urbanistica, sulle case, sulla città metropolitana, per non dire sulle bonifiche, eccetera” sottolinea Tancredi.
“Se non ci sarà una riforma sulla casa, non so se il caso di Milano andrà a soluzione o se ci saranno altri casi simili. Cosa facciamo? Aspettiamo?”, si domanda l’assessore. “No. Abbiamo il piano di governo del territorio e intanto che aspettiamo quello che uscirà dal Parlamento, ci rimettiamo mano. Vorrei che anche i quartieri entrassero nel Pgt”
Un altro aspetto importantissimo, sottolinea, “sono le infrastrutture. Nel 2030 tutti gli autobus a Milano saranno elettrici. ATM rivedrà tutte le aree di ricovero degli autobus”. Non solo, altro tema importantissimo sono i parcheggi di interscambio, che possono portare a rivisitare intere aree. Ma anche i cavalcavia. Ad esempio ci domandiamo oggi se il Monte Ceneri serva ancora”.
Ma non è tutto. Si deve affrontare anche il tema della “sostenibilità energetica e ambientale: dobbiamo dare nuove norme. Non c’è struttura per la città metropolitana. Noi cerchiamo di lavorare sul confine per vedere se si possano trovare effetti di beneficio”. Ma evidentemente non può bastare. “Riprendiamo velocemente il piano di governo del territorio per dare rapidamente risposta a chi le sta aspettando”.
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