Se l’informazione è potere, senza stare qui a scomodare il ‘Quarto’ di cinematografica memoria, si può in ogni caso sostenere che l’assunto vale ieri come oggi. Anzi, forse di più ora che di informazione, vera o presunta, ce n’è anche troppa. Traslando il concetto al mercato immobiliare, conoscere in anticipo, potere contare su alcune informazioni ‘esclusive’, rende più competitivi. E, in qualche modo, remunera. Lo hanno capito bene e messo in pratica Tommaso Fantechi, Federico Cresci e Jacopo Del Maestro che dell’informazione in campo immobiliare ne hanno fatto un business dando vita a un mercato affidabile delle segnalazioni legate alle intenzioni di vendita, esterno al mondo immobiliare, che si basa su notizie e lead verificati. Tips Here, startup attualmente in crowdfunding su CrowdFundme che in pochi giorni ha già superato l’obiettivo minimo di raccolta, permette agli utenti di guadagnare con le proprie conoscenze immobiliari, dando corpo a un vero e proprio mercato delle notizie/segnalazioni immobiliari, allargando la platea dei possibili segnalatori attraverso una tecnologia abilitante e a partnership con agenzie immobiliari qualificate. A spiegarci l’iniziativa il CEO Tommaso Fantechi.
Quando nasce e come è organizzata e strutturata la vostra realtà?
“Nasce nel 2021 e ora stiamo per lanciare la nuova app, con una grafica più accattivante, che punterà sulla gamification e sulla remunerazione in tempi più rapidi dei segnalatori. Parallelamente, Tips Here è impegnata a estendere il business in tutte le regioni d’Italia e successivamente proporrà il servizio anche ai mercati immobiliari europei, simili per caratteristiche, bisogni e potenzialità. In sostanza, abbiamo creato una nuova metodologia”.
Come funziona?
“Oggi, per potere acquisire un immobile, o si utilizza il network personale oppure ci si avvale della rete dei franchising. Abbiamo pensato di mettere al centro non tanto il proprietario, piuttosto coloro che ruotano al proprietario di ogni singolo immobile. Il nostro è un mondo abbastanza ecumenico perché raccoglie diverse professionalità da un lato e anche molto appassionate dall’altro. Tante persone, venendo a conoscenza dell’esistenza di un immobile in vendita, e potendo contare anche su una remunerazione che deriva dalla loro stessa segnalazione, vengono interessate dalla nostra proposta”.
Persone, in poche parole, al di fuori dello stretto circuito immobiliare
“Si, chiunque può essere un segnalatore, mentre Tips Here è come se facesse una pre-acquisizione per le agenzie. Dunque riceviamo le segnalazioni, abbiamo un back office che le verifica, capiamo qual è l’immobile in vendita, parliamo con il proprietario per avere la sua autorizzazione a passare il contatto alle agenzie. Per ciascun immobile viene individuata un’agenzia selezionata da noi che opera in una determinata zona”.
Avete dunque necessità di ricevere la segnalazione ancor prima che il proprietario abbia già diffuso sul mercato la sua volontà a vendere?
“Sarebbe la situazione perfetta per qualsiasi agenzia immobiliare. Non sempre oggi è possibile. In tal caso non sono notizie privilegiate. del resto è difficile trovare oggi un immobile in vendita. Il mercato è molto più faticoso, le agenzie sono tantissime e dunque molto spesso sono costrette a collaborare tra loro perché da un lato c’è il cliente e dall’altro l’immobile che non viene affidato a una sola agenzia. Diventa una corsa, molto complicata dal mio punto di vista, per tutti. In ogni caso, una volta che l’agenzia partner avrà venduto l’immobile noi andremo a remunerare il segnalatore, in base al valore commerciale dell’immobile. Se l’immobilie viene venduto a 500mila euro, ad esempio, 500 euro andranno al segnalatore”.
Tecnicamente come funziona? Cosa si deve fare per segnalare?
“Una volta aperta l’applicazione si raggiunge un form, una interfaccia, dove si possono inserire dati personali, osservazioni specifiche relative all’immobile, mandare foto e anche una nota audio. Arrivata la segnalazione procediamo alla verifica. È importante che i dati siano corretti. Se non riusciamo a parlare con il proprietario, la segnalazione viene rifiutata. Una volta che riceviamo la segnalazione e la verifichiamo, dunque, diamo immediatamente un valore all’immobile. A qual punto, se l’agenzia immobiliare vende l’immobile anche a una cifra leggermente inferiore, la remunerazione del segnalatore sarà quella legata alla nostra prima valutazione. Ad oggi l’importante è premiare il prima possibile. C’è un coefficiente legato ai dati che vengono forniti. Ad esempio se c’è solo l’indicazione dell’immobile, ma non il contatto del proprietario, che dunque dovrò trovare con il mio back office, allora l’informazione vale il 50%. Il contatto con il proprietario la fa da padrone, chiaramente”.
A quel punto l’agenzia prende in carico l’immobile. Come viene individuata?
“Dividiamo le grandi città in più zone, sulla base della tipologia di immobili che ci sono e del numero di agenzie. Diamo corso ad appuntamenti fisici e procediamo ad una scrematura per arrivare a individuare il partner giusto per noi. Una selezione certosina sul territorio. L’esclusività di zona oltre alla verifica qualificano il nostro servizio. A quel punto le agenzie sono disposte ad investire per garantirsi un beneficio esclusivo”.
A quanto ammonta l’investimento dell’agenzia?
“Dai 1.000 ai 5.000 euro annui in base alla zona. Un prezzo che aumenta proporzionalmente al risultato. Una quota fissa annuale che viene pagata per essere partner del progetto”.
E’ incorso una campagna di crowfunding. Che obiettivo si pone?
“Dal primo giorno abbiamo avuto clienti e dunque fatturato. Anzi, addiruttura prima ancora di mettere in uso l’applicazione avevamo chiuso accordi con alcune agenzie. Quindi da subito abbiamo potuto contare sul cash flow. Poi, a novembre del 2021, è entrato un business angel che ci ha dato il pre-seed. Oggi siamo presenti in nove regioni, ma chiaramente riceviamo le informazioni da ovunque e dunque abbiamo necessità di aprire in tutte le regioni il prima possibile e coprire tutto il territorio nazionale. Prima della campagna sono entrate nella compagine azionaria anche altre due società, una finanziaria svizzera e una tecnologica, che ci darà un boost in questo senso, garantendoci, anche a lungo termine, di avere una prospettiva ampia”.