Boom di investimenti immobiliari in Italia nei primi tre mesi del 2024. Il valore delle transazioni registrate da JlL si è attestato infatti a 1,9 miliardi di euro con un incremento dell’85% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. A fare da traino al mercato del Q1, la compravendita dell’ex Scalo Farini, che costituisce circa un quarto del totale degli investimenti contabilizzati da Jll nel trimestre.
GLI UFFICI TORNANO A DOMINARE LE TRANSAZIONI
In termini di volumi di investimento, il settore degli uffici è tornato a dominare la scena del mercato con circa 600 milioni di euro investiti, il 30% circa del totale, in netto recupero rispetto al 2023, che aveva visto la Logistica come prima asset class. Il trimestre è stato caratterizzato da un’importante operazione nel centro di Roma, la prima in termini di valore del trimestre, e da una significativa transazione a Milano.
“A livello di interesse per gli investitori, Milano rimane in testa con una forte presenza di capitale privato, che si è concentrato soprattutto su prodotti core, limitandone il repricing, che si è, invece, registrato in altre geografie a livello europeo”, spiegano gli esperti di Jll secondo cui i fondamentali del settore rimangono forti, grazie al continuo disallineamento tra domanda e offerta, causato dalla mancanza di prodotto prime. In termini di rendimenti, quelli prime sono rimasti stabili e si attestano rispettivamente al 4,25% a Milano e al 4,5% a Roma.
BATTUTA D’ARRESTO PER LA LOGISTICA (-19%). BENE IL COMPARTO DEGLI HOTEL (+50%)
Come detto, dopo un periodo di grandi splendori, la logistica ha fatto un po’ retromarcia nei primi tre mesi del 2024 archiviando il trimestre con 300 milioni di euro di transazioni, con una flessione del 19% in rapporto al Q1 del 2023. “Il settore rimane ancora uno dei principali target di investimento, trainato da un significativo repricing, che ha portato i rendimenti netti prime al 5,5%, e da una forte domanda lato occupier, che ha determinato un’ulteriore crescita dei canoni prime”, spiegano da Jll secondo cui non accenna a diimiuire anche l’interesse degli investitori per il comparto Hotels & Hospitality. Nel Q1 2024 le transazioni hanno raggiunto infatti volumi complessivi pari a circa 270 milioni di euro, +50% circa rispetto allo stesso periodo del 2023.
LIVING IN CRESCITA. RIALZA LA TESTA IL RETAIL OUT-OF-TOWN
Il mercato del Living & Healthcare ha registrato investimenti pari a 50 milioni di euro, considerando la destinazione d’uso corrente. A questo va aggiunto che nel primo trimestre si è confermato il trend di riconversione da altre destinazioni d’uso a residenziale: sono state infatti concluse 4 transazioni, per un valore di circa 90 milioni di euro, di immobili a destinazione terziaria che saranno trasformati in residenziale. Segnali di ripresa anche per il Il Retail che ha raggiunto circa 65 milioni di euro di investimenti. Gli investitori dimostrano un focus prevalentemente verso l’out-of-town e nel trimestre si è inoltre registrato un interesse lato Supermarket, soprattutto da parte di operatori retail. Le performance positive del settore, anche lato high street sono state confermate dall’annuncio dalla recente acquisizione di un immobile in Via Montenapoleone a Milano, in corso di finalizzazione. Il prime net yield si attesta al 3,9% per High Street e al 6,25% per shopping centre.
“Nel primo trimestre del 2024, il mercato immobiliare ha registrato un netto miglioramento, con una crescita dell’85% degli investimenti YoY, seppure non ai livelli record del 2022 e con una ripresa più lenta di quanto stimato, a causa del contesto macroeconomico” spiega Alberico Radice Fossati, Head of Capital Markets di Jll Italia. “A livello di asset class, le ottime performance nei settori Office, Retail e Hotel dimostrano il rinnovato interesse degli investitori, anche grazie al costo del debito, che, per quanto alto, mostra un apparente calo. Il settore Living si conferma attrattivo anche come destinazione d’uso per operazioni di riconversione di asset di altri settori, anche se con un andamento più lento delle aspettative, in funzione dell’incertezza sull’applicazione di alcune regole urbanistiche nella città di Milano”.