Due grandi contratti fanno volare il mercato degli uffici in locazione a Roma. Secondo le rilevazioni dell’ufficio studi di Ipi, il take up per il primo semestre 2023 ha raggiunto volumi di assorbimento pari a 158.750 mq (di cui 66.000 mq nel secondo trimestre), segnando una crescita pari a circa l’85% rispetto all’H1 2022 (86.000 mq) e del 50% rispetto alla media dei primi semestri degli ultimi 5 anni. Questo risultato è stato possibile grazie alla conclusione di un importante pre let nella zona dell’Eur Torrino di circa 47.000 mq per un’importante società di trasporti nel primo trimestre e di una seconda operazione in centro, pari a circa 30.000 mq, per un’azienda energetica nel secondo trimestre. Al di là di queste transazioni atipiche, i livelli di assorbimento sono stabili e in linea con i trimestri recedenti per dimensioni e numerosità.
Il vacancy rate risulta in contrazione rispetto alla seconda parte del 2022 e si attesta all’8,30% sull’intera città. Le maggiori disponibilità si registrano in periferia con una vacancy che supera il 15%, mentre nel Cbd la percentuale di sfitto è pari al 2,4% ca. Nel corso del primo semestre, a livello di stock, si sono registrati oltre 40.000 mq di completamenti di nuovo prodotto e di spazi riqualificati.
“L’attenzione verso il prodotto di qualità porta stabilmente i canoni prime, nel CBD Centro, a 475 €/ mq/anno, mentre prosegue la decompressione dei rendimenti che risultano pari al 4,25% netto per il prime”, spiegano gli esperti di Ipi. “A livello di capital market, anche il mercato romano ha risentito del momento di generale attendismo con investimenti pari a 238,5 milioni di euro, di cui il 46% nel comparto uffici”.