Se il successo dell’edizione 2021 aveva dimostrato la forte volontà da parte degli operatori di ripartire, nonostante uno scenario di perdurante incertezza, l’edizione 2022 di Mapic Italy ha segnato il definitivo ritorno a un clima di pre pandemia, caratterizzato da progetti ex novo in fase di sviluppo, da refurbishment nonché dalla rinnovata intenzione dei retailer di aprire nuovi punti vendita. Il tutto, in un contesto contraddistinto da nuove esigenze dei consumatori e da una maggiore sensibilità al tema della sostenibilità sociale e ambientale.
La più importante fiera nazionale dedicata al comparto del retail real estate ha accolto nei giorni scorsi oltre 1.700 delegati (+30% rispetto al 2021), e circa 550 retailer, catene di ristorazione e operatori leisure.
“Il business e i consumi devono avere un ruolo e un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le nuove generazioni sono estremamente sensibili a questi valori. Al tempo stesso, il consumatore richiede consegne sempre più rapide degli acquisti, prezzi più convenienti e una disponibilità immediata dei prodotti. Un mondo di nuove opportunità di business si apre per chi sarà in grado di adattarsi a queste esigenze”, ha dichiarato Francesco Pupillo, show director di Mapic Italy. “Anche i piani di sviluppo nel settore Real Estate sono stati impattati da queste trasformazioni. I nuovi progetti arrivati sul mercato sono ad uso misto, in location principalmente urbane, costruiti intorno ai bisogni quotidiani dell’individuo. Progetti che mirano a creare luoghi di socializzazione e aggregazione per le comunità locali. In tale scenario, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale perché permette di interpretare al meglio i desiderata del consumatore e offrire una customer experience molto più fluida. Il file rouge è la sostenibilità, che oggi non è più un’opzione”.
L’opening session, intitolata “In cammino verso un futuro sostenibile” ha avuto un focus sull’importanza dei fattori Esg e l’evoluzione dei modelli di sviluppo e investimento nel settore immobiliare, alla luce dei nuovi bisogni dell’utilizzatore e dei nuovi modi di vivere che stanno determinando l’affermazione dei progetti a uso misto.
“È molto importante includere i criteri di sostenibilità nei nostri investimenti, voler determinare un impatto positivo su quello che si fa e che si andrà a fare nei prossimi anni. La cultura aziendale deve cambiare, e sta cambiando. Noi cerchiamo di farlo concretamente, nella convinzione che quando realizziamo un intervento immobiliare andiamo effettivamente a coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. Mi piace pensare che l’immobile non sia solo al servizio di chi lo utilizza ma anche della comunità, per ripagare la quale è necessario che l’immobile stesso sia portatore di sistemi valoriali”, ha spiegato Valeria Falcone, Head of Value-add Investing Europe, Portfolio Manager di Barings.
Uno slancio importante verso una completa ripresa post Covid è arrivato nella sessione intitolata “Uno sguardo al futuro: prospettive e sfide del mercato immobiliare in Italia”. Una ripresa caratterizzata, però, da nuovi fondamentali di mercato, che spaziano dai modelli di sviluppo e investimento ai progetti mixed use, con un rinnovato tenant mix.
“L’emergenza è finita il 31 marzo, dobbiamo riabituarci a vivere normalmente. I centri commerciali e tutto il retail hanno vissuto una trasformazione con l’accelerazione di un trend in particolare, che è quello delle vendite online. Trend che ha sottoposto a un enorme stress-test tutti i retailer. Chi ha venduto solo online è cresciuto mediamente del 9%. Chi ha venduto sia online che in-store è cresciuto del 36%. Questo vuol dire che abbinare i due fattori funziona. Ora è necessario capire come coniugare fisico e digitale”, ha testimoniato Alessandro Mazzanti, Ceo Italy di Cbre.
In un’ottica di progressiva integrazione dei canali fisico e digitale, per offrire al consumatore una più “fluida” esperienza di shopping, gli Innovation Talks hanno permesso ai player del mercato immobiliare di scoprire alcune delle più recenti soluzioni in materia di sensoristica, efficientamento energetico, piattaforme di engagement e analisi dei flussi.
La seconda giornata si è aperta con il tradizionale appuntamento co-organizzato con il Cncc, in cui si è fatto il punto sulla trasformazione del comparto Retail Real Estate in Italia, sui progetti e le prospettive.
“I numeri di questa fiera non sono casuali. Mapic Italy esiste perché c’è un industria in Italia molto coesa che è in grado di promuovere, partecipare e lavorare vivamente su eventi di tale importanza”, ha spiegato Roberto Zoia, presidente del Cncc . “Parlando di Europa, al netto dell’appuntamento classico di Cannes, l’Italia è l’unico paese che organizza un evento di questo genere perché il Cncc e gli altri player del settore sono stati in grado di creare una sinergia tra proprietà, società di servizi e retailers, che ha portato a dei risultati eccezionali”.
Il Mapic è stato anche l’occasione per illustrare come determinare l’offerta perfetta per creare una destinazione attrattiva tramite la giusta partnership tra gli IP owners (detentori dei diritti di uso dei marchi su licenza), gli operatori e i gestori dei siti, e quali sono le sinergie tra retail e leisure.
“Il futuro per gli operatori del leisure è locale, radicato nella tradizione del luogo. Bisogna trasformare i mall e dare loro un significato affinché le persone possano evolversi da consumatori a veri e propri ospiti del centro commerciale”, ha affermato David Nouaille, chief of international development officer del brand francese di parchi a tema, Puy Du Fou, alla ricerca di opportunità di sviluppo in Italia.
Il programma si è chiuso con il Food Forum che ha analizzato le sfide e le opportunità per gli operatori del retail real estate e della ristorazione commerciale con una sessione di networking, a cui hanno partecipato operatori multi-unit. “La pandemia ha cambiato l’approccio al consumo, che è diventato sinonimo di viaggio. Oggi si assiste a una polarizzazione: si viaggia meno per business e più per leisure. La chiave di questo settore, quindi, diventano i flussi dei consumatori. La diretta conseguenza è la necessaria riorganizzazione delle strutture”, ha spiegato Cristian Biasoni, ceo di Chef Express.
Il prossimo appuntamento per la comunità del retail real estate è per il Mapic di Cannes: “Il forte entusiasmo mostrato dagli operatori durante questa edizione di Mapic Italy, mostra come i player del mercato immobiliare abbiano voglia di ripartire. Guardiamo quindi fiduciosi al futuro e diamo appuntamento a tutti a Mapic Cannes il 29-30 novembre e 1 dicembre prossimi per un’edizione ricca di nuove opportunità di business”, ha concluso Francesco Pupillo, show director di Mapic Italy.