Il primo trimestre del 2022 è stato segnato dall’invasione russa dell’Ucraina: nonostante ciò, la resilienza del mercato e i livelli storicamente elevati di dry powder hanno continuato a sostenere l’interesse degli investitori per gli immobili commerciali in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), secondo l’ultima fotografia sul Capital Market nell’area scattata da Colliers. Intanto in Italia il primo trimestre ha fatto segnare il record nei volumi di investimento: 3,1 miliardi di euro.
Lo snapshot indica che, nei primi tre mesi del 2022, l’interesse degli investitori per il Commercial Real Estate ha continuato nella sua fase di ripresa post-pandemia. Molti investitori vedono il property come un rifugio contro l’aumento dell’inflazione. I dati provvisori per il primo trimestre mostrano un aumento del 5% dei volumi rispetto allo stesso trimestre del 2021, con volumi a 12 mesi in aumento del 7%.
Colliers osserva che lo shock alle catene di approvvigionamento globali e ai mercati delle materie prime ha esacerbato l’inflazione, che era già in rapido aumento. “L’inflazione si fa sentire anche nel settore edile – ha affermato Luke Dawson, Managing Director, EMEA Cross Border Capital Markets – Il maggior costo dei materiali ha aggiunto una certa imprevedibilità allo sviluppo di nuove abitazioni e proprietà commerciali”.
La performance sia degli occupier che degli investitori è stata forte nella maggior parte dei mercati europei nel primo trimestre, con una rinnovata fiducia nel settore degli uffici. “Uno degli esempi più eclatanti è il gigante di Internet Google, che ha concluso un accordo da 762,5 milioni di sterline per lo sviluppo di Central St Giles a Londra e una transazione da 583 milioni di euro per il complesso di uffici The Warsaw HUB nella capitale della Polonia. Ciò indica una fiducia a lungo termine post-pandemia nei mercati degli uffici nell’area”, ha spiegato Richard Divall, direttore Cross Border Capital Markets.
Il settore hotel & leisure, duramente colpito dalla pandemia, è in ripresa dalla metà del 2021, con il Sud Europa, in particolare, che ha visto un rinnovato interesse. Gli hotel spagnoli hanno attratto 1,1 miliardi di euro di investimenti nel primo trimestre del 2022, più che nell’intero 2020. “Le restrizioni ai viaggi si stanno allentando in tutto il mondo e gli investitori hanno previsto che la domanda favorirà una forte ripresa nell’alberghiero nel 2022. Tuttavia, il forte aumento del costo della vita potrebbe smorzare parte di questo interesse, poiché i budget delle famiglie sono sotto pressione – ha spiegato Luke Dawson, amministratore delegato EMEA Cross Border Capital Markets – Detto questo, prevediamo che le destinazioni leisure di fascia più alta manterranno la loro attrattiva, con i tassi di occupazione degli hotel per le festività natalizie del 2022 che tornano ai livelli pre-pandemia”.
Apertura 2022 da record per l’Italia
Il primo trimestre in Italia ha registrato volumi di investimento record per 3,1 miliardi di euro. La cifra è dovuta alla chiusura del grande portafoglio Project Dream di uffici, proprietà industriali e logistiche, retail, spazi abitativi e hotel per 842 milioni di euro. La maggior parte dei 68 immobili si trova a Milano e rientra nella tipologia value add, con un forte potenziale di ristrutturazione.
“Questi risultati arrivano in un periodo di incertezza, tra la gestione del post pandemia e la guerra in Ucraina, fonte di preoccupazione per gli investitori – ha dichiarato Silvio Sancilio, head of Capital Markets di Colliers Italia – Il mercato è comunque molto attivo: non lo vediamo solo nei volumi registrati nel primo trimestre, ma soprattutto nei deal che verranno chiusi nel secondo e terzo trimestre. Ci aspettiamo che logistica e uffici restino le asset class protagoniste nel resto dell’anno, con una tendenza al rialzo nel living.”
La Germania registra un altro trimestre stellare
18,2 miliardi di euro sono stati investiti nel Commercial Real Estate tedesco nel primo trimestre, tre quarti dei quali sotto forma di acquisizioni aziendali strategiche in settori resistenti alla crisi come il fai-da-te e i negozi al dettaglio specializzati legati al food. Resta chiaro il trend degli investimenti in immobili industriali e logistici, con il segmento al secondo posto dietro gli uffici per volumi di investimento.
Il ritorno della Gran Bretagna
Colliers osserva abbondanza di capitale in deal del Commercial Real Estate nel Regno Unito, con l’abolizione delle restrizioni di viaggio in molte parti del mondo che riportano gli investitori globali nel mercato britannico. I volumi di investimento hanno raggiunto i 13 miliardi di sterline nel primo trimestre del 2022, in aumento del 10% rispetto allo scorso anno e in linea con la media decennale. Una tendenza degna di nota è stata la ripresa dell’interesse per i centri commerciali, che hanno registrato i volumi di investimento trimestrali più elevati degli ultimi cinque anni.
Per la Polonia miglioramento marcato, ma prospettive incerte
Nonostante l’invasione russa della vicina Ucraina a febbraio, la Polonia ha registrato risultati importanti nel primo trimestre, con 1,5 miliardi di euro di investimenti registrati, aumentati in modo significativo anno dopo anno. Tuttavia, Colliers prevede che gli investimenti occidentali diventino più selettivi nel corso dell’anno, lasciando gli investitori dell’Europa centrale e orientale a continuare la loro traiettoria di crescita.
Inizio di anno tranquillo per la Francia
In Francia i volumi degli investimenti sono diminuiti del 7% su base annua nel primo trimestre, a causa dell’incertezza geopolitica legata non solo alla guerra in Ucraina, ma anche alle elezioni presidenziali. L’attività nella grande regione di Parigi è stata particolarmente contenuta. Gli uffici sono rimasti il principale motore del mercato degli investimenti, rappresentando quasi l’80% delle operazioni.